> > Zanardi dimesso, figlio Niccolò: "Papà ce la farà, io e mamma gli parliamo"

Zanardi dimesso, figlio Niccolò: "Papà ce la farà, io e mamma gli parliamo"

Zanardi dimesso figlio

Niccolò Zanardi, dopo aver fatto visita al padre, ha fatto sapere: "Sta un pochino meglio. È incredibile la sua energia, ha una forza straordinaria".

Dopo poco più di un mese dall’incidente a Pienza, il campione di handbike ha lasciato l’ospedale senese delle Scotte. È finita la sedazione, ora Alex Zanardi è stato dimesso e proseguirà la riabilitazione a Villa Beretta, centro d’eccellenza a Costa Masnaga, nel Lecchese: il figlio Niccolò, uscito dalla clinica, ha dato aggiornamenti sul suo stato di salute e ha già dedicato un nuovo augurio al padre.

Zanardi dimesso, le parole del figlio Niccolò

Nutre tanta sana speranza il figlio di Alex Zanardi. Il suo sguardo non smette di trasmettere serenità, nonostante i giorni difficili affrontati da lui e dall’intera famiglia. Sa che suo padre è un uomo coraggioso, forte e pieno di energie. Ce la farà. All’indomani dell’incidentre subito dal papà, Niccolò gli ha dedicato molte parole d’amore. Quel sentimento più puro e profondo. Parole di stima, di determinazione, di speranza. E con la stessa positività, fermato dai giornalisti del Corriere della Sera fuori dal centro di riabilitazione di Costa Masnaga, ha fatto sapere: “Papà sta bene, grazie. Insomma un pochino meglio. I medici ci hanno spiegato nei dettagli tutto il percorso che dovrà seguire. Ci danno molte notizie e per fortuna positive. Ma la migliore è che oggi siamo già qui, per la riabilitazione, ed è passato soltanto un mese dall’incidente”.

Ora che Zanardi è stato trasferito nella clinica Lecchese, si può dire che è fuori pericolo? Alla domanda del Corriere della Sera, il figlio Niccolò precisa: Non è più in pericolo di vita, ed è già molto, ma ha davanti a sé un percorso ancora lunghissimo. Lo sappiamo, siamo preparati”. Quindi, con amore e soddisfazione, ha aggiunto:Siamo anche contenti, perché il suo recupero è stato molto più veloce di quanto ci aspettassimo. Ma non bisognerebbe sorprendersi: questo è papà. È incredibile l’energia di quell’uomo, ha una forza straordinaria.

Non è ancora possibile interagire con il campione, ma “adesso ci sono segnali incoraggianti”, ha detto Niccolò. “Ripeto, ci vorrà ancora molto tempo. A differenza di mia madre, io vorrei dirvi di più sulle sue condizioni. Vorrei rispondere alle domande di tutte le persone che gli vogliono bene e che ci scrivono per avere sue notizie. Ma davvero neanche noi sappiamo come andrà. Noi gli stiamo sempre accanto. Anche a Siena siamo sempre stati lì con lui. Non ho mai perso uno solo dei miei turni al suo fianco in ospedale. Con la mamma abbiamo fatto tutti i giorni la spola, trecento chilometri al giorno tra andata e ritorno, ha aggiunto.

E ancora: Gli parliamo. Ora che non è più sedato si può. Prima era proprio controindicato. I medici ci spiegavano che stimoli esterni avrebbero interferito con la sedazione. Adesso invece ci dividiamo i compiti: noi diamo gli stimoli affettivi, i medici quelli neurologici.

Le condizioni di Alex Zanardi sono ancora gravi ed è difficile prevedere con certezza quale sarà il suo futuro quadro clinico. Ma Niccolò non ha dubbi: Papà ce la farà, sono sicuro. Ce la farà anche questa volta. E un giorno ne parleremo. La racconterà a me e la racconterà anche ai miei figli. Quindi ha aggiunto: “Sono fiducioso e lo è anche la mamma”.

Sua madre èmolto stanca e provata. Però è un po’ più tranquilla. Ora ci sono io. Quando accadde il primo incidente, a Berlino, non potevo fare nulla per aiutarla. Ero molto piccolo. Avevo solo tre anni e infatti non ricordo nulla. Questa volta, invece, tocca a me essere l’adulto di casa. Sono davvero dovuto crescere in fretta in questo periodo, ma va bene”, ha commentato.

Sui possibili danni alla vista, Niccolò ha dichiarato: “Il problema della vista è il meno per adesso. Quel che conta è sapere se potremo di nuovo riuscire a comunicare con lui. Abbiamo una lunghissima strada davanti, ma finalmente è una strada in discesa. All’amore della famiglia si unisce quello dell’Italia intera, che sostiene quotidianamente il grande campione. Lo sa bene Niccolò, che a tal proposito ha commentato: C’è tantissimo affetto attorno a noi e attorno a lui. In questo periodo mi è capitato di riflettere su quanto siamo fortunati per questo. Ma non oso a pensare a chi si trova magari in una situazione altrettanto dura e difficile, ma deve affrontarla da solo.