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Gioco e scommesse: la sfida post COVID

gioco e scommesse, la sfida post covid

Con il Covid si sono fermate tutte le attività sportive, con un forte impatto su tutto l’indotto e i settori collegati al gioco, come le scommesse.

Questo 2020 è stato sicuramente uno degli anni più strani dal dopoguerra ad oggi: quella che inizialmente ad alcuni appariva come una semplice influenza – limitata alla Cina e nello specifico alla città di Wuhan, il posto dove tutto ha avuto inizio – si è progressivamente espansa, prima con degli isolati focolai (chi non ricorda ad esempio, la cittadina di Codogno nella zona di Lodi?) per poi diffondersi in tutta Italia e successivamente in tutto il mondo. Ci siamo trovati a vivere nel bel mezzo di una pandemia, costretti a rimanere chiusi in casa per mesi, senza poter incontrare amici e parenti e senza poter uscire, se non per motivi di necessità e urgenza. Anche molte tipologie di lavori si sono dovute fermare, fatte salve delle particolari attività, come ad esempio quelle in ambito medico e sanitario e quelle per l’approvvigionamento di beni di prima necessità, che hanno potuto e dovuto proseguire per permettere alla società di mantenere attivi i servizi essenziali.

Anche lo sport si è fermato

Non hanno ovviamente fatto eccezione le attività sportive, sia dilettantistiche che professionali. Si sono fermati tutti i campionati e tutti gli sport. Tutto questo ha ovviamente avuto un enorme impatto su tutto l’indotto e i settori collegati, come ad esempio quello delle scommesse sportive.

Il gioco – sia online che nei centri specializzati – e le scommesse sportive rappresentano un mondo in continua e sempre crescente espansione che, dalla legalizzazione delle scommesse in Italia, avvenuta nel 1998, ad oggi, non aveva conosciuto alcuna battuta d’arresto. Tutto questo era vero fino al lockdown che, per cause di forza maggiore, ha azzerato interamente gli introiti del settore. Con il passaggio alle fasi successive dell’emergenza coronavirus, si sta progressivamente procedendo ad un ritorno alla normalità. I campionati sono ripartiti e tutti noi speriamo che il virus possa essere definitivamente alle spalle. Certo, oltre due mesi di interruzione rappresentano un danno che sarà difficilmente recuperabile, tuttavia la speranza per il resto della stagione è che tutto proceda in modo regolare per permettere al settore di riprendersi. Ovviamente, per cercare di terminare la stagione, le partite si susseguono ad un ritmo elevatissimo, quasi frenetico, e questo non favorisce gli scommettitori che non possono, per motivi personali o lavorativi, seguire gli incontri con questa frequenza.

Le prospettive

Quest’estate erano previsti anche i Campionati Europei di Calcio, oltre alle Olimpiadi. Entrambe le manifestazioni sono state posticipate alla prossima estate, facendo slittare di un anno quelle che erano le previsioni di incasso rispetto a dalle manifestazioni così seguite che sicuramente stimolano l’interesse di tantissimi scommettitori. Quello che sperano tutti coloro i quali hanno investito in questi settori è che con la ripresa si possa tornare agli standard di scommesse del periodo precedente all’emergenza, tamponando almeno in parte le perdite dovute alla sospensione dei Campionati, per poi gradualmente cercare di recuperare e chiudere comunque l’anno con dei risultati positivi, pur se inevitabilmente inferiori rispetto agli anni precedenti. Poi il 2021 potrebbe essere l’anno del rilancio, con il ritorno a dei ritmi normali e con lo svolgimento delle Olimpiadi e dei Campionati Europei di Calcio.