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Champions League, Christian Panuncci: "Non ci sono certezze"

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Le final eight di Champions League? Per l'ex ct dell'Albania, Christian Panucci, può succedere davvero di tutto.

Il Coronavirus ha stravolto il mondo del calcio. Per poter portare a termine le competizioni ci si è dovuti ‘reinventare’ tant’è che la Uefa ha colto la palla al balzo per sperimentare un’idea che, in passato, qualche presidente italiano (vedi De Laurentiis e Agnelli) avevano già auspicato con una ‘Superlega’. Per concludere la Champions League bisognerà attuare la formula definita ‘final eight’: le migliori otto si affronteranno lungo tutto l’arco del mese di agosto per poter, alla fine, decretare un solo vincitore che potrà alzare la coppa dalle grande orecchie.

Un mese estivo all’insegna dello sport che fa sorridere anche gli amanti delle scommesse sul calcio che potranno provare a incrementare il proprio salvadanaio direttamente sotto l’ombrellone. Eppure, Christian Panucci – uno che la Champions League in carriera l’ha vinta sia con il Real Madrid che con il Milan – ci va cauto ed evidenzia come con le ‘final eight’ non ci possa essere alcuna certezza.

Le Final Eight di Champions League per Panucci

L’ex difensore, oggi opinionista televisivo con un passato recente da commissario tecnico dell’Albania, è uno che di calcio ne capisce e ne mastica. Per questo è convinto che possa accadere proprio di tutto nel corso di questa edizione estiva della Champions League, con un focus sulle realtà italiane: “È difficilissimo fare previsioni con questa formula, con partite secche in campo neutro. La Serie A però ci ha dato qualche indicazione. Come avevo previsto, i brevilinei del Napoli sono andati in forma prima e la Lazio, con giocatori fisicamente più pesanti, ha fatto più fatica. La Champions, in ogni caso, resta un palcoscenico di altissimo livello, con una qualità superiore a tutto. E la qualità, dei giocatori e dei club, fa sempre la differenza”.

Il grande caldo potrà certamente influire. Ma, secondo quanto riportato dal blog L’Insider, per Panucci non ci sono dubbi: nessuno rinuncerà alla propria filosofia di gioco e societaria. “Non aspettiamoci un atteggiamento distante dalla filosofia che le squadre e gli allenatori hanno mostrato finora – ha rivelato l’ex centrale e terzino della Nazionale italiana -. Il Manchester City non è abituato a gestire la partita e continuerà a non farlo e il Real resterà fedele al suo stile. E il Bayern, per la sua storia fondata anche su forza e solidità, potrebbe invece accettare di difendersi un po’ di più. Io comunque preferisco la qualità alla fase difensiva, perché la qualità dà sempre un piccolo vantaggio”.

Il pronostico su Juventus-Lione

Riflettori accesi sulla sfida dei bianconeri. Gli uomini di Sarri devono ribaltare il risultato dell’andata (1-0 per i transalpini) e possono fare affidamento oltre che sulle giocate dei singoli anche sulla migliore condizione atletica considerato che il torneo francese è terminato a marzo in seguito all’emergenza Covid.

Per Panucci il recupero di Depay nel Lione è un grande rientro: “Ma sia lui che i suoi compagni avranno pochi minuti nelle gambe, così diventa dura. Le partite di Champions sono massacranti a livello mentale e fisico. Per me la Juve è favorita”.

Il pronostico di Barcellona-Napoli

Meno fiducioso sul passaggio del turno del Napoli che gioca contro dei mostri sacri come Messi e compagni. Il Barcellona potrebbe sfruttare il fattore campo: al Camp Nou è quasi impossibile passare, sebbene in questa stagione i catalani abbiano fatto registrare qualche defaillance di troppo. “Secondo me Rino (Gattuso) imposterà una partita di attesa e ripartenze – rivela Panucci -. Tutti sottopalla, stile molto umile come in finale di Coppa Italia. Poi dovranno essere bravi i giocatori a sfruttare le poche occasioni che gli capiteranno: sanno che non possono permettersi errori. Il Camp Nou è un campo immenso, trovare le misure non è facile. Il Barcellona ha perso la Liga, sarà ancora più arrabbiato. È un momento complicato ma a quei giocatori basta poco per riprendersi. Sono come l’erba, ci metti un po’ d’acqua e cresce subito…”.