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Caos Barcellona, Setien verso l'esonero: in bilico mezza società

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Tempo di rivoluzione in casa Barcellona dopo la debacle con il Bayern Monaco: esonero immediato per Setien e licenziamento per mezza società.

La disatrosa sconfitta per 2-8 contro il Bayern Monaco ha messo in luce tutte le fragilità societarie e tecniche del Barcellona, e ora la società del Barcellona sembra orientata all’esonero immediato di Setien. Il Presidente Bartomeu è furibondo con la dirigenza, e non si esclude il licenziamento per mezzo staff dirigente, in ottica di una repentina rivoluzione.

Disastro Barcellona, esonero per Setien

I problemi intestini al Barcellona erano già gravi, ma la sconfitta imbarazzante rimediata contro il Bayern Monaco per 2-8 ha accelerato il processo di rivoluzione che porterà inevitabilmente all’esonero di Setien e al licenziamento in tronco di mezza società.

Le dichirazioni a caldo di Piquè nel post partita avevano già fatto intuire che il vento sarebbe cambiato nei prossimi giorni, e pochi minuti dopo il presidente Bartomeu ha confermato i malumori: “Dobbiamo prendere decisioni: alcune le abbiamo già prese, le annunceremo nei prossimi giorni”.

Rivoluzione catalana

La prima che testa che rotolerà sarà quella di Quique Setien, perché l’allenatore è il primo responsabile delle disfatte, ma non è mai l’unico. L’ex allenatore del Betis Siviglia non ha mai convinto i suoi giocatori (in primi Messi), ma allo stesso tempo non ha nemmeno portato mezza idea tattica che potesse risvegiare la grinta dei blaugrana.

Una stagione con zero titoli non accadeva dal lontano 2007/2008, ma se Setien è da incolpare per la gestione tecnica, sul piano decisionale il cratere sta a monte. Da mesi è palese una rottura tra Abidal, Bartomeu e Leo Messi, infastidito per le accuse ricevute relative all’esonero di Valverde. Con il sacrificio di Neymar, i vari Coutinho, Dembelè e Griezmann non hanno mai dato un vero contributo alla squadra in termini tecnici, portando la società alla clamorosa crisi debitoria.

Il dg Grau e il ds Ramos Planes godono di poca stima all’interno dello spogliatoio, e per questo seguiranno Setien fuori dal cancello del Camp Nou. Tra un anno ci saranno le elezioni per il nuovo presidente, e l’unico nome che echeggia senza sosta è quello di John Laporta. L’artefice del Barcellona in stile Tiki Taka che negli ultimi anni ha dominato la scena europea e mondiale. Un ritorno che lo stesso Laporta non ha mai escluso.

E Leo?

Lionel Messi non ha proferito parola dal fischio finale, ma le immagini del suo dolore nello spogliatoio sono eloquenti. Bartomeu ha cercato di tranquillizare i tifosi dicendo che l’argentino avrebbe rispettato e rinnovato il contratto, ma questa debacle potrebbe far riflettere più del previsto il numero 10.

L’amore per la città e per la società che gli ha salvato la vita ora potrebbero non essere una giutificazione valida per aggraparsi al passato. Senza cambi al vertice e un mercato adeguato, la posizione di Messi resta sempre in bilico. E i tifosi dell’Inter intanto continuano a sognare in grande.