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La Asl smentisce la Lazio: nessuna comunicazione sui tamponi

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La Asl Roma 1 smentisce la Lazio sui tamponi e parla di assenza di comunicazioni ufficiali.

Continua ad arricchirsi di nuovi aspetti il caso dei tamponi nella Lazio con la Asl Roma 1 che, stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, avrebbe avuto soltanto delle interlocuzioni telefoniche e non delle comunicazione ufficiali relative ai casi di positività riscontrati nella rosa. A mancare sarebbe dunque la mappatura dei contatti del positivo, così come è previsto dalla legge e dal protocollo FIGC. L’aspetto della comunicazione tra la società e l’autorità sanitaria locale è quello su cui maggiormente si sta concentrando anche la Procura Federale che già nei giorni scorsi ha ascoltato il presidente biancoceleste Claudio Lotito e il dottor Pulcini.

La Asl smentisce la Lazio sui tamponi

Il caos tamponi in casa Lazio riguarda nello specifico il caso di Ciro Immobile risultato positivo al coronavirus, ma in campo nel secondo tempo della gara con il Torino in quanto il club si sarebbe sentito autorizzato a schierarlo in virtù del doppio tampone negativo del 30 e 31 ottobre. Le analisi sono state effettuate in un laboratorio di Avellino di cui si serve la Lazio. Il tassello che genera il caos è che l’autorità sanitaria non avrebbe concesso la validazione della negatività.

Massimiliano Taccone, presidente del cda di di Futura Diagnostica di Avellino, ha ammesso che nel caso di Immobile si trattava di soggetto debolmente positivo che dunque andava segnalato alla Asl dalla Lazio. Il compito spettava alla società di Lotito in quanto il laboratorio di analisi è in un’altra regione. Molti gli scenari ancora aperti dunque su questa questione che andranno inevitabilmente chiariti nei prossimi giorni.