Tutele per i lavoratori sportivi, accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari, professionismo femminile. Queste sono solo alcune delle tematiche al centro della riforma dello sport approvati dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che durante una diretta su Facebook ha parlato di cosa cambierà con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport. Una riforma che ha previsto tra l’altro l’approvazione di cinque decreti. “Peccato non aver trovato un accordo sul “decreto uno”, che metteva ordine nei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi”, ha aggiunto il Ministro.
Riforma dello Sport: cosa prevede
La Riforma dello Sport che contiene cinque decreti firmati e approvati in sede di Consiglio di Ministri e su firma del Ministro Spadafora, porta l’accento temi fondamentali. In primis il professionismo femminile, passando poi per l’abolizione del vincolo sportivo per i più giovani in favore di un premio di formazione. Altri temi molto importanti sono le tutele destinate ai lavoratori sportivi già fortemente compromessi anche a causa del Coronavirus. Non meno importante infine la possibilità per gli atleti paralimpici di poter essere impiegati nei corpi civili dello Stato o ancora nei gruppi sportivi militari.
“Approvati in Consiglio dei Ministri cinque decreti di riforma dello sport: le tutele per i lavoratori sportivi, il professionismo femminile, l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, l’abolizione del vincolo sportivo per i più giovani sostituito da un premio di formazione sono solo alcune delle norme che più mi rendono felice. Peccato non aver trovato un accordo sul “decreto uno”, che metteva ordine nei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi”. ha dichiarato il ministro Spadafora.