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Maradona, effettuata l'autopsia: qual è stata la causa della morte?

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L'autopsia preliminare effettuata dopo la morte di Maradona ha rivelato la causa del decesso del pibe de oro.

A poche ore di distanza dal decesso (avvenuto nella giornata del 25 novembre) l’autopsia effettuata sul corpo di Diego Armando Maradona ha evidenziato che la causa della morte è da ricondurre ad una “insufficienza cardiaca acuta evidenziata in un paziente con una miocardiopatia dilatativa“.

Maradona, autopsia: la causa della morte

L’esame autoptico è stato eseguito tra le 19 e le 22 nell’ospedale di San Fernando da parte di sei medici, compreso il perito nominato dalla famiglia. Quest’ultima aveva anche chiesto a coloro che avrebbero effettuato l’autopsia di entrare in ospedale senza i propri cellulari per evitare che scattassero fotografie inopportunamente.

Come anticipato dalla stampa argentina le analisi hanno evidenziato che l’insufficienza cardiaca ha provocato un edema polmonare acuto che si è rivelato fatale per il campione. Ora è necessario attendere l’esito degli esami tossicologici che serviranno a verificare l’eventuale assunzione di farmaci, sostanze stupefacenti o alcol. Già l’esame preliminare sul corpo del pibe de oro, deceduto a 60 anni aveva fatto escludere ogni segno di attività criminale e di violenza.

L’ultima persona che lo ha visto in vita

Secondo quanto reso noto dall’ufficio del procuratore generale l’ultima persona che ha visto Maradona ancora in vita è stato suo nipote Jonatan Esposito intorno alle 23 di martedì 24 novembre. La mattina seguente lo psicologo e lo psichiatra erano entrati nella sua stanza senza ricevere alcuna risposta da parte sua. Di qui la chiamata ai medici che purtroppo non hanno potuto fare nulla se non constatare la morte.