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Maradona morto in una sala da biliardo con bagno chimico

Diego Armando Maradona

Il campione ha vissuto nel degrado e in totale solitudine, prima di morire in una sala da biliardo: la denuncia dell'ex moglie.

Diego Armando Maradona è stato trovato morto alle ore 11.30 di mercoledì 25 novembre 2020 nella sua casa del Barrio San Andres. Il suo ultimo alloggio è stato definito “una vergogna” da Claudia Villafane, ex moglie del Pibe de Oro. La donna si è confidata con un amico, parlando della stanza dove è stato trovato morto il campione, come riportato dal Corriere della Sera.

Stanza dove è morto Maradona

Se fossi entrato dove viveva Diego, saresti morto anche tu” ha confidato Claudia Villafane a un amico. Sul quotidiano è stata pubblicata una descrizione molto minuziosa della stanza in cui è stato trovato privo di vita. Si è parlato di un materasso matrimoniale nero con un televisore incelofanato sopra, di finestre senza tapparelle, di un misero angolo cottura, scaffali vuoti e sacchi di plastica con gli effetti personali. Non sembrava affatto un’assistenza ospedaliera domiciliare e non c’era neppure l’ombra di un defibrillatore o di bombole a ossigeno. Non era il luogo adatto ad un paziente grave e incapace di badare a se stesso, visto che non c’era nulla che potesse tornare utile in queste situazioni.

La camera in cui è morto Diego Armando Maradona era situata al piano terra di una villa nel ricco quartiere di San Andreas. Si trattava di una sala da biliardo, con un cucinotto e un bagno chimico. Doveva essere un alloggio provvisorio in cui trascorrere la convalescenza, ma è diventata la sua ultima abitazione.

Una sistemazione decisamente molto lontana dal lusso a cui era abituato Diego Armando Maradona. Una condizione davvero pessima, come ha sottolineato diverse volte la sua ex moglie. Le testimonianze fanno realmente venire i brividi e indicano che le condizioni di salute del campione sono state gestite in modo davvero pessimo. “Quando siamo entrati in quel posto tutto era molto precario e sconcertante” ha spiegato una fonte alla polizia argentina. “Un caos” è stata definita questa situazione. Le indagini sono attualmente in corso, a partire dalle presunte responsabilità di Leopoldo Luque, medico personale di Diego Armando Maradona, ma anche della famiglia stessa del campione.