> > Gattuso: "Ho la miastenia oculare. Ma non muoio, i ragazzi mi aiutano"

Gattuso: "Ho la miastenia oculare. Ma non muoio, i ragazzi mi aiutano"

Gattuso occhio

Rino Gattuso rivela la sua malattia agli occhi e lancia un appello ai ragazzini che non si vedono belli: "Non nascondetevi, andate avanti".

Allo stadio Maradona il Napoli è sceso in campo determinato dopo aver saputo che il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto il ricorso, ribaltando il verdetto del Tribunale Federale e disponendo la ripetizione della partita di campionato contro la Juventus. Ma contro il Torino non va oltre l’1 a 1. Al gol di Izzo risponde il capitano Lorenzo Insigne, che al 92esimo minuto sfrutta l’assist di Zielinski e porta il Napoli al pareggio. Granata ultimi in classifica, ma Marco Giampaolo per il momento resta sulla panchina del Torino. Ma a colpire sono le parole di Rino Gattuso, che nel post partita ha parlato della sua malattia all’occhio e lo ha fatto con estrema dolcezza.

Gattuso parla della malattia all’occhio

Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore del Napoli rivela: “Ho avuto questo problema, è una malattia autoimmune che ho da anni. Si chiama miastenia e voglio ringraziare la dottoressa Roberta Ricciardi per l’aiuto”.

Ce l’ho da dieci anni. Di tanto in tanto torna, a questo giro mi ha preso forte. Ma tranquilli, non muoio. Voglio fare un appello ai ragazzini che non si vedono belli. Non nascondetevi, la vita è bella e va affrontata senza paura. Ora non sono bello, ma devo dire che i ragazzi in squadra mi aiutano, mi sono vicini. Sono due o tre giorni che sto un po’ meglio ma devo dire che nei giorni precedenti è stata dura. La diplopia alla lunga è fastidiosa. Non mi piace farmi vedere così, non mi piace che la gente cerchi di consolarmi, però va così. Sono cose che si superano”, sono le belle parole di Gattuso.

“Passerà, l’occhio tornerà a posto. Non sono bello da vedere, ma tranquilli passerà anche questo. Ho sofferto, vedo doppio da un occhio, è difficile anche stare in piedi. Solo un matto come me può stare in piedi con questo problema. Non mi piace avere momenti così, io voglio essere sempre cazzuto, sempre sul pezzo. Devo accettarlo perché c’è di peggio nella vita. Faccio quello che mi piace, che è la mia vita. E se un giorno devo decidere come andarmene, voglio farlo dove ho trascorso una vita. In mezzo al campo”, ha tenuto a sottolineare.

E alle falsi voci sul suo conto ha risposto: “Ho sentito in giro dire che sono morto, che ho un mese di vita. State tranquilli che non muoio, sono vivo”.

L’importanza delle parole di Gennaro Gattuso è evidente anche a Lia Capizzi, giornalista di Sky Sport, che ha commentato: “La serenità nel parlare della sua rara malattia autoimmune agli occhi. La voglia di rivolgersi ai giovani “che si guardano allo specchio e vedono qualcosa non va. Non preoccupatevi, andate avanti”. Le parole di Rino Gattuso sono emozione pura. L’essenza della vita“.