All’indomani della rissa in campo tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku durante i quarti di finale di Coppa Italia il numero 11 rossonero respinge le accuse di razzismo nei confronti dell’attaccante dell’Inter. Durante la partita, Ibrahimovic ha infatti insultato l’avversario facendo riemergere una vecchia storia di quando il giocatore congolese giocava nell’Everton: “Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m***a, piccolo asino”, ma in seguito si sarebbe scusato nello spogliatoio con i compagni di squadra.
In ZLATAN’s world there is no place for RACISM.
We are all the same race – we are all equal !!
We are all PLAYERS some better then others.https://t.co/DhguHUOFte— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) January 27, 2021
Rissa Ibrahimovic-Lukaku, le parole dello svedese
In un post su Twitter pubblicato nel primo pomeriggio del 27 gennaio, il campione svedese ha ribadito di non avere sentimenti razzisti, cercando in questo modo di allontanare le accuse: “Nel mondo di Zlatan non c’è posto per il razzismo. Siamo tutti della stessa razza, siamo tutti uguali! Siamo tutti giocatori, alcuni meglio di altri”.
Lo stesso Zlatan è peraltro da tempo molto impegnato nella lotta al razzismo, come dimostrano queste parole rilasciate durante un’intervista alla Bbc: “È un problema di cui si parla da molto tempo. Credo che il calcio sia uno sport che connetta tutte le persone del mondo. Per questo motivo credo che il calcio sia una sola religione dove tutti sono i benvenuti. Credo si tratti di persone poco educate o poco istruite che non hanno idea di cosa significhi vivere nel 2020. Non importa da dove vieni, chi tu sia, di che colore tu sia. Siamo tutti uguali. O cambi, dando delle conseguenze reali, o non fai niente. In mezzo non c’è nulla, perché non aiuterebbe. Esiste il sì o il no”.