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Comitato Tokyo 2020, il presidente Mori: "Le donne parlano troppo"

Comitato Tokyo 2020

Il presidente del Comitato di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha rilasciato alcune dichiarazioni sessiste che hanno provocato polemiche in tutto il Paese.

La pandemia causata dal coronavirus ha impedito il normale svolgimento delle Olimpiadi 2020 che si sarebbero dovute tenere a Tokyo, capitale del Giappone. Nelle ultime ore, tuttavia, alle difficoltà organizzative provocate dall’emergenza sanitaria e al conseguente rinvio dell’evento, si sono aggiunte nuove polemiche per alcune affermazioni pronunciate dall’83enne Yoshiro Mori.

Comitato Tokyo 2020, la gaffe del presidente

Il presidente del Comitato delle Olimpiadi di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha pronunciato una frase particolarmente sgradevole rispetto alla presenza delle donne nei consigli di amministrazione.

Al termine di una riunione straordinaria del Comitato, infatti, l’ex-premier giapponese ha espresso la propria opinione rispetto all’opportunità di incrementare del 40% le quote rosa all’interno del direttivo poiché il comitato esecutivo (Joc) giapponese è attualmente composto da un totale di 24 membri, dei quali 19 sono uomini e soltanto 5 donne.

A questo proposito, l’ex primo ministro giapponese ha dichiarato: «Di solito, alle riunioni dove ci sono troppe donne tra i partecipanti, si perde più tempo del necessario».

Una simile asserzione è stata ulteriormente argomentata da Mori che ha spiegato come scegliere di aumentare la presenza femminile nel comitato esecutivo comprometterebbe il normale svolgimento del lavoro, generando difficoltà e ritardi. A sostegno della sua tesi, inoltre, l’83enne Mori ha raccontato la propria esperienza in qualità di presidente della Federazione di Rugby ricordando il «senso di rivalità» predominante tra le donne: «Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre pensano di essere obbligate a rispondere e, alla fine, tutte quante si ritrovano a parlare».

Conferenza stampa, scuse e rifiuto delle dimissioni

I commenti sessisti del presidente del Comitato delle Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno scatenato polemiche e proteste online a sostegno della parità di genere e sono state numerose anche le richieste finalizzate a ottenere le dimissionidell’uomo.

A distanza di poche ore dallo spiacevole evento, il presidente Mori – avvezzo a “gaffe” di ogni genere emerse durante il mandato da primo ministro del Giappone svolto tra il 2000 e il 2001– ha indetto una conferenza stampa durante la quale, pur apparendo poco convinto rispetto al discorso pronunciato, ha ritrattato le osservazioni sessiste e ha tentato di scusarsi: «Quello che ho detto è contrario allo spirito olimpico e riconosco che è stato inappropriato».

Nonostante le scuse, tuttavia, l’83enne ha dimostrato di non essere minimamente intenzionato a rassegnare le dimissioni, ribadendo il «sacrificio personale» durato oltre 7 anni e condotto al servizio dell’organizzazione.

A coloro che, poi, hanno chiesto al presidente se davvero pensasse ciò che aveva inizialmente sostenuto, Yoshiro Mori ha risposto: «Non saprei cosa dire, ultimamente non parlo molto con le donne».