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Doping, archiviato il caso Schwazer, il Gip: "Non ha commesso il fatto"

schwazer italia

Il Gip del tribunale di Bolzano ha disposto l'archiviazione del processo relativo al caso Schwazer, assolvendo l'atleta dall'accusa di doping.

Il Caso Schwazer si chiude nel migliore dei modi per l’atleta italiano. Walter Pelino, Gip del tribunale di Bolzano, ha dato ragione alla medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino, affermando nella sentenza che “la catena di custodia dei reperti in perizia è di fatto del tutto evanescente” inoltre a causa di lacune nell’operato di Wada e Iaaf (oggi World Athletics – ndr) “la manipolazione sarebbe potuta avvenire in qualunque momento”.

Caso Schwazer: chieste indagini sull’ipotesi di manipolazione

Il tutto inizia nel 2016 quando il marciatore italiano risulta positivo a seguito di un controllo antidoping a sorpresa. Inizialmente gli viene inflitta una squalifica di 8 anni ma l’azzurro si è sempre battuto per dimostrare la sua innocenza. Il Gip bolzanino dopo 5 anni ha fatto luce sul caso Schwazer, accusando la WADA e la Iaaf di aver “operato in maniera totalmente autoreferenziale, non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false“. Pelino ha poi continuato spiegando che “È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia, ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”.

Alla luce di questa sentenza il giudice ha anche chiesto che si indaghi sull’ipotesi di manipolazione. “Falso ideologico, frode processuale e diffamazione”.

No ai Giochi di Tokyo

Nonostante la conclusione positiva del caso Schwazer con la chiusura del processo penale con l’assoluzione dell’atleta, il marciatore azzurro, al momento, non potrà prendere parte ai Giochi di Tokyo perchè la squalifica inflittagli dal Tas di Losanna è valida fino al 2024. Alex Schwazer ha comunque la possibilità di prensentare un nuovo ricorso alla corte federale svizzera e riprendere a garaggiare.