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Stalin sui sacchetti natalizi russi, scoppia la polemica: subito rimossi

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Stalin sui sacchetti natalizi. A commercializzare questi sacchetti piuttosto insoliti e bizzarri è il centro commerciale Sima Land di Ekatirinburg.

Stalin apparso sui sacchetti natalizi in vendita sia in un negozio che online. A commercializzare questi sacchetti piuttosto insoliti è il centro commerciale di Ekatirinburg. Il Sima Land, il centro commerciale che si trova ad Ekatirinburg, in Russia, ha messo in vendita questi sacchetti di carta natalizi che hanno fatto scatenare l’ira di molti. Il singolare sacchettino è anche ben fatto se non fosse che ad augurare il “buon anno” e le “buone feste” sia proprio l’ex dittatore Stalin.

Stalin natalizio

Sembrerà assurdo ma l’ex dittatore russo Josef Stalin è magicamente apparso su alcuni sacchetti natalizi in vendita. Alla vista di questi sacchetti natalizi non poteva che scoppiare la polemica. L’artefice di tutto questo caos è il centro commerciale Sima Land che si trova nella cittadina di Ekatirinburg, in Russia. Il negozio aveva reso disponibile l’acquisto del sacchetto natalizio sia online che sugli scaffali dello store. Sul bizzarro sacchettino è ritratto Stalin che sorseggia un calice di vino ed augura buon anno a tutti. Questa iniziativa in parte è così assurda che risulta comica ma dall’altra è decisamente agghiacciante.

La denuncia

Un’iniziativa del genere non poteva di certo passare inosservata. Il centro commerciale è stato subito segnalato. Alcuni dei clienti dello store hanno visto questi sacchettini natalizi e hanno subito condiviso le immagini sul web. Il centro commerciale, a riguardo, non si è esposto minimamente. Si è limitato a ritirare i sacchetti dalla vendita. Ma dato che questa vicenda ha ormai fatto il giro del mondo anche un professore dell’Università di Ekatirinburg, Dmitry Trynov, ha voluto denunciare il fatto su Facebook. Il professore si è occupato di scrivere un post di denuncia lanciano la campagna “2018 senza Sima Land”. Il post è veramente duro e invita la gente a non frequentare più il centro commerciale. Potrà sembrare una decisione drastica ma il professore ci tiene a sottolineare quanti danni ha provocato lo stalinismo. Danni che i cittadino non hanno ancora dimenticato.

Un colpo basso

Il professore, amareggiato da questo gesto, continua su Facebook dicendo che non è possibile considerare un tale gesto come “innocuo”. Sicuramente merita di non passare inosservato. Certe persone, che credono che un gesto simile non abbia valore o ripercussioni morali, dovrebbero pensare che ci sono ancora molti cittadini che non intendono superare certi limiti. I cittadini russi non hanno ancora dimenticato il dolore e i danni che ha portato il regime di Stalin. Ma soprattutto – dice il professore – i cittadini russi non hanno dimenticato ne le vittime ne i nomi dei carnefici.

La polemica

La polemica in grande stile è stata largamente diffusa dall’agenzia russa Ura.ru. E dopo lo scoppio di questa patata bollente il prodotto è stato subito revocato dal centro commerciale. Da parte dello store non ci sono state repliche ufficiali, si è limitato, in veste silente a ritirare dal commercio questi oggetti piuttosto insoliti. Forse un motivo dietro il silenzio del centro commerciale c’è. Un ex dipendente infatti ha confessato all’agenzia Ura.ru che i direttori dello store Sima Land in realtà sono piuttosto patriottici. I dipendenti infatti, ogni mattina, sono invitati calorosamente a cantare tutti insieme l’inno nazionale.