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Starobilsk, cittadini disarmati cercano di fermare una colonna di militari russi

Starobilsk cittadini disarmati

Continuano i bombardamenti in Ucraina. I cittadini fuggono e chi resta continua la resistenza: lo testimonia quanto successo a Starobilsk.

Anche la città di Starobilsk, nel sud-est dell’Ucraina, è stata presa di mira dai russi. I cittadini che sono rimasti in patria continuano la strenua resistenza: così, senza impugnare le armi, molte persone sono scese in strada per cercare di bloccare una colonna di militari russi. Poi si sono sentiti degli spari, forse da parte dei soldati nemici per allontanare i manifestanti.

Starobilsk, cittadini disarmati contro i militari russi

Dilagano odio e violenza. Dilaga l’insensibilità, ma non mancano neppure efferatezza e crudeltà, sete di potere e smania di possesso. L’Ucraina soffre, le sue città sono ormai deserte, interi quartieri svuotati, le case sempre buie, le metropolitane sono i nuovi bunker. I bombardamenti non si fermano, la paura prende il sopravvento. Chi può fugge. Intere famiglie sono state spezzate, i figli non sanno se rivedranno i propri padri, le mogli i propri mariti. I militari nemici rispondono a ordini che spesso non condividono, quelli ucraini combattono in nome della libertà e per l’amore sconfinato verso il proprio Paese. Lo fanno per difendere sé stessi, ma anche per garantire un futuro a figli e nipoti. Così non si fermano le manifestazioni dei cittadini ucraini contro la guerra.

Come in altre città, anche a Starobilsk i cittadini cercano di formare una barriera umana per respingere i soldati russi in arrivo. Senza impugnare le armi, sono scesi in strada per evitare il passaggio dei militari russi. Tuttavia, si sono poi sentiti degli spari. A sparare, probabilmente, sono stati i russi per allontanare i manifestati ucraini.