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Startup senza notaio dal 20 luglio 2016

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Da oggi, 20 luglio 2016, è possibile aprire una startup senza notaio, pratica che fa risparmiare allo startupper fino a 2000€. Avete letto bene: da oggi, 20 luglio 2016, è possibile costituire una startup senza notaio. È necessario compilare il modello standard di atto costitutivo delle star...

Da oggi, 20 luglio 2016, è possibile aprire una startup senza notaio, pratica che fa risparmiare allo startupper fino a 2000€.

Avete letto bene: da oggi, 20 luglio 2016, è possibile costituire una startup senza notaio. È necessario compilare il modello standard di atto costitutivo delle startup innovative. Questo significa che, si può evitare il ricorso al notaio e di pagare la salata parcella dovuta.

Gli statuti e gli atti costitutivi delle startup innovative in qualità di società a responsabilità limitata potranno essere sottoscritti sia con firma digitale, che in maniera più ordinaria e tradizionale tramite atto pubblico. Nonostante ciò gli startupper che lo vorranno saranno liberi di ricorrere al notaio.

Questo è davvero un grande passo avanti nel grande mare burrascoso delle pratiche burocratiche che sembrano non finire mai, oltre che un chiaro risparmio economico vantaggioso soprattutto per gli ideatori di questo genere di imprese che sono spesso giovani e non sempre possiedono molto capitale.

Dalle ricerche elaborate da EconomyUp è emerso che scegliendo di non ricorrere a questa modalità innovativa lo startupper sarà in grado di risparmiare da 1600€ fino a 200€.

L’iter che ha portato a questo risultato è iniziato un anno e mezzo fa, una disposizione dell’Investment Compact prevedeva la possibilità di aprire una startup ricorrendo alla compilazione di un modulo con firma digitale. Prevedibile la reazione dei notai che hanno contestato la norma, sostenendo anche motivazioni di infiltrazione mafiosa alla base di questa decisione.

Ma hanno vinto i giovani, la burocrazia veloce e le startup. Questo genere di sviluppo della normativa potrebbe avere riflessi molto ampi, infatti questa “sostituzione” del notaio potrebbe essere applicata anche ad altre categorie imprenditoriali.