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Stelle cadenti 2018 più brillanti perché non ci sarà la Luna

stelle cadenti

Nella notte di San Lorenzo si potranno ammirare con più facilità le stelle cadenti perché la Luna rivolgerà alla Terra la sua faccia non illuminata.

La notte di San Lorenzo si avvicina e quest’anno il fenomeno cosmico delle stelle cadenti sarà ancora più spettacolare. L’11 agosto 2018 infatti ci sarà novilunio, quindi la Luna rivolgerà alla Terra la sua faccia non illuminata. Per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi non bisognerà quindi far altro che allontanarsi dall’inquinamento luminoso, rivolgere gli occhi al cielo ed esprimere un desiderio.

Novilunio a San Lorenzo

La notte di San Lorenzo 2018 sarà più spettacolare che mai. Come ogni anno il picco di visibilità delle stelle cadenti non sarà esattamente il 10 agosto ma nei giorni immediatamente successivi, fino al 15. Per osservare al meglio l’evento cosmico bisognerà ovviamente allontanarsi il più possibile dall’inquinamento luminoso delle città ma quest’anno la posizione della Luna faciliterà l’individuazione delle meteore dello sciame delle Perseidi, che il nostro pianeta si trova annualmente ad attraversare durante il periodo estivo.

L’11 agosto 2018 infatti sarà novilunio, ovvero la Luna si troverà in congiunzione con il Sole e per questo motivo rivolgerà alla Terra la sua faccia non illuminata. In questa maniera, nemmeno il bagliore nel nostro satellite interferirà con la visione notturna delle stelle cadenti, che si stima cadranno (metaforicamente parlando, ovviamente) più di 100 all’ora, tutte visibili ad occhio nudo.

L’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) informa che il picco dello sciame meteorico si registrerà tra le ore 16:00 del 12 agosto (orario in cui difficilmente si potranno ammirare le stelle cadenti) e le ore 4 della mattina del 13 agosto. Occhi puntati verso l’alto però anche nelle notti tra il 10 e il 15 agosto, perché anche in queste date scenderanno dal cielo le cosiddette “lacrime di san Lorenzo”.

Come osservare le stelle cadenti

Il fenomeno delle stelle cadenti è magico e romantico anche per il fatto che non solo non servono attrezzature particolari per osservare lo sciame meteorico ma anzi queste sono sconsigliate. “Binocoli e telescopi non farebbero altro che limitare il nostro campo di vista, e quindi la possibilità di vederne un buon numero”, sottolinea Davide Perna, ricercatore dell’Inaf di Roma. Oltre alla dovuta attenzione, l’ora giusta per individuare una stella cadente è sicuramente quella più tarda della notte, dalla mezzanotte fino alle prime luci dell’alba.

Per catturarne il più possibile ed avere così la possibilità di esprimere diversi desideri è necessario rivolgere lo sguardo verso la costellazione del Perseo (da cui il nome dello sciame). Il ricercatore dell’Inaf spiega che per individuarlo basterà cominciare a guardare il punto “più basso sull’orizzonte in direzione nord-est nella prima parte della serata, e poi via via sempre più alto”. Perna consiglia comunque anche di puntare lo sguardo “in alto verso lo zenit, proprio sopra le nostre teste”.

La formazione dei pianeti

Tra una stella cadente e l’altra però sarò possibile ammirare anche Venere, Giove, Saturno e Marte, in formazione d’eccezione. Davide Perna spiega che “Venere sarà visibile solo nelle primissime ore dopo il tramonto, guardando verso occidente” mentre “Giove e Saturno” saranno “visibili rispettivamente in direzione sud-ovest e sud nella prima parte della notte”. Marte invece, che in questo periodo appare molto brillante e rosso perché particolarmente vicino alla Terra, sarà osservabile senza problemi durante tutta la notte.