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Stephen Hawking studiò origine dell'universo e i buchi neri

stephen hawking

Nella sua incredibile carriera, Steven Hawking ha ridisegnato la cosmologia. Scoperse che i buchi neri emettono radiazioni e poi evaporano

Stephen Hawking ci ha lasciato, ma gli studi che ha svolto nella sua vita rimarranno per sempre. Il suo impegno è stato grande, ed ha letteralmente ridisegnato la cosmologia. Importantissimi i suoi studi sui buchi neri. Stephen Hawking arrivò alla fama internazionale proprio grazie alla sua pubblicazione del 1988 Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. I suoi figli lo ricordano come un grande scienziato ed uno straordinario uomo, fonte di ispirazione per molti anche grazie alla sua ironia.

Stephen Hawking studi

I suoi studi sui buchi neri sono stati e sono ancora oggi importantissimi. Questi, non gli anni 70, grazie alle sue intuizioni, non erano più così misteriosi. Stephen Hawking propose delle spiegazioni davvero geniali. I buchi neri non restavano in eterno all’ultimo stadio raggiunto dopo la fine di una stella massiccia. Questi, tuttavia, non inghiottiva però tutto, compresa la luce impedendo di essere visto. Stephen Hawking spiegava che qualcosa riusciva a scappare. Si trattava di una radiazione (battezzata poi proprio come Radiazione di Hawking). Iniziava perciò un processo che indebolisce il buco nero fino ad affievolirlo ed estinguerlo. Si tratta di una teoria sulla quale il dibattito è ancora oggi aperto. Il corpo, fortemente limitato dal terribile male, non riuscica ad impedire alla brillante mente di Stephen Hawking di approfondire i propri studi. Nel 1988 raggiunge la fama internazionale al suo libro Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. Con questo grandissimo successo, Stephen Hawking diventava così un mito, praticamente al pari del grande Albert Einstein.

Stephen Hawking ha collaborato anche con altri scienziati. Da questi lavori congiunti, è stato possibile elaborare parecchie teorie fisiche e astronomiche. Tra questa vi sono il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica. Queste teorie sono sempre state spiegate con semplicità e chiarezza in diversi testi di divulgazione scientifica. In questo modo è stato possibile raggiungere il grande pubblico.

Stephen Hawking

Stephen Hawking ha retto dal 1978 al 2009 la cattedra lucasiana di matematica. Fino alla sua morte è stato direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di Cambridge. Era anche mebro della Royal Society, Royal Society of Arts e Pontificia Accademia delle Scienze. Nell’anno 2009, l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama gli aveva conferito la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli Stati Uniti d’America.
Nonostante il suo enorme impegno nella ricerca, non era riuscito a spiegare e a scoprire tutti i misteri. Lui era consapevole che, con ogni probabilità, mai si giungerà alla fine della ricerca, alla comprensione completa dell’ universo. Lo aveva ammesso in un’intervista fattagli durante una sua visita presso l’Università di Padova. Ma questo non riuscire a capire tutto, lo confortava. Aveva infatti dichiarato: “In un certo senso sono contento. La scienza, una volta trovata la spiegazione ad ogni fondamento, sarebbe come l’ alpinismo dopo l’ Everest. La razza umana ha bisogno di una sfida intellettuale. Sarebbe noioso essere Dio, e non avere più niente da scoprire”. Tuttavia, Stephen Hawking non credeva in Dio.

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