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Stipendi Camera dei deputati: in 60 sopra 240 mila euro

Stipendi Camera dei deputati

Tolti i limiti d'età e dal 31 dicembre è terminato anche il triennio di contributo di solidarietà per 1.126 dipendenti.

La questione degli stipendi Camera dei deputati è sempre all’ordine del giorno, soprattutto da quando l’Italia, così come i restanti Paesi del mondo, ha dovuto fronteggiare la peggior crisi economica di tutti i tempi. Soprattutto negli ultimi sette anni, la domanda che si pone ogni cittadino è la seguente: perché i politici devono guadagnare così tanto? Ognuno prova a rispondere in base alle proprie conoscenze, cercando di fare i conti alla politica italiana. Intanto, secondo quanto viene riportato dal ‘Corriere della Sera’, è saltato il tetto dei 240 mila euro annui che, tra il 2014 e il 2017, ha ridotto i trattamenti stipendiali dei dipendenti di Camera e Senato. In questo modo, gli stipendi Camera dei deputati tornano al 2014, accentuando ulteriormente le differenze retributive tra i tanti e i pochi.

Stipendi Camera dei deputati

Un’ altra novità riguarda invece il contributo di solidarietà. Ebbene sì, dal 31 dicembre 2017 , per i 1.126 dipendenti della Camera dei Deputati è finito il triennio che ha alleggerito in particolare le buste paga dei dipendenti con oltre 23 anni di anzianità. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’, il famoso tetto di 240 mila euro lordi per gli stipendi dei consiglieri parlamentari, avrebbe dovuto stabilizzarsi a regime proprio il 1° gennaio 2018. Invece, i ricorsi di 1.012 solo alla Camera accolti parzialmente dalle Commissioni giurisdizionali per il personale, hanno fatto sì che venisse ratificata l’assoluta temporaneità dei tagli alla parte fissa dello stipendio.

Oltre alla questione del tetto permanente per gli stipendi alti, c’è da affrontare anche quella relativa ai sottotetti. Il tetto da 240 mila euro era previsto per i consiglieri (segretario generale e per i suoi vice, capo servizio, capo ufficio, consigliere), quello da 166 mila per i documentaristi e i ragionieri mentre, quello da 115 mila, interessava i segretari parlamentari. Infine, c’era il tetto dei 99 mila per assistenti parlamentari (commessi), tecnici, ex addetti alla buvette e al ristorante. Con tali limitazioni, nell’ultimo triennio, almeno per quanto riguarda la Camera, sono tornati nelle casse dello stato ben 24 milioni di euro.

Le novità

Di novità per il 2018 ce ne sono tante ma quella più importante riguarda sempre gli stipendi della Camera. Infatti, sarebbero previsti ben 175 milioni per gli stipendi (4,5 in più rispetto al 2017) perché la retribuzione di circa un dipendente su due sfora il tetto imposto nel triennio precedente e ben 60 consiglieri su 137 hanno una busta paga superiore ai 240 mila euro. Nonostante ciò, da Montecitorio hanno assicurato che la spesa tornerà ad abbassarsi grazie al blocco del turnover e agli stipendi meno pesanti degli ultimi assunti: 168 milioni nel 2019 e 162 nel 2020.