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Stipendi Rai: si profila un giro di vite per i vip

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La Rai ridurrà drasticamente i compensi riservati ai propri collaboratori. A rischio il futuro dei grandi conduttori nella tv di Stato. La Rai taglierà seccamente gli stipendi di giornalisti e artisti applicando un tetto di 240 mila euro. Questo è quanto stato disposto dal consiglio di amministr...

La Rai ridurrà drasticamente i compensi riservati ai propri collaboratori. A rischio il futuro dei grandi conduttori nella tv di Stato.

La Rai taglierà seccamente gli stipendi di giornalisti e artisti applicando un tetto di 240 mila euro. Questo è quanto stato disposto dal consiglio di amministrazione della tv di stato che ha dato mandato a Campo Dall’Orto, il direttore generale, di dare corso alle decurtazioni dei compensi che riguarderanno i futuri contratti di collaborazione e di consulenza artistica. Una cifra nettamente al di sotto di quanto percepito dai grossi calibri della Rai nel presente e in passato.

Tra i personaggi coinvolti in prima persona, pezzi da novanta del palinsesto della tv di stato come Carlo Conti, Amadeus, Bruno Vespa, Antonella Clerici, Massimo Giletti, Alberto Angela e il padre Piero e Flavio Insinna.
Una decisione presa a titolo di atto cautelativo, in attesa dei pareri che dovranno dare i ministeri competenti e che ancora non sono stati pronunciati.

Questa nuova norma è stata introdotta nel mese di novembre in occasione dell’approvazione della legge di riforma dell’editoria. Le nuove disposizioni fissano a 240 mila euro il tetto dei compensi che possono essere accordati a ‘dipendenti, collaboratori, consulenti’. Il consiglio di amministrazione di Viale Mazzini vuole chiarire il dubbio che questo provvedimento sia da applicare anche agli artisti o meno. Ecco il motivo della richiesta di chiarimenti agli organi preposti. Adesso c’è il rischio, per la Rai, di una vera e propria emorragia di talenti che potrebbero migrare verso altri lidi. Aziende solide come Sky e Mediaset potrebbero fare incetta di conduttori che attualmente rappresentano il fiore all’occhiello della Rai, come lo stesso Carlo Conti e Antonella Clerici.

Gli stessi consiglieri Rai temono il rischio di dover pagare in prima persona per effetto di pronunce della Corte dei Conti qualora il tetto ai compensi non venga applicato in modo corretto.