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Stop all’uccisione dei pulcini maschi a partire dal 2027: la Camera approva l’emendamento

Pulcini maschi che si avviano alla morte

Stop all’uccisione dei pulcini maschi a partire dal 2027: la Camera approva l’emendamento ed entro il 2022 lo stesso dovrà approdare in Senato

Finalmente arriva lo stop all’uccisione dei pulcini maschi a partire dal 2027: la Camera approva l’emendamento ed anche l’Italia metterà fine allo sterminio sistematico di milioni di esemplari “inutili” per i profitti. Uccidere i pulcini maschi del pollo sarà dunque vietato anche da noi, e a contare che ogni anno ne vengono eliminati a decine di milioni, fra i 20 ed i 40, la notizia è più che bella. 

Stop all’uccisione dei pulcini maschi: l’ecatombe annuale fra tritacarne e gas

Chi li elimina? L’industria della uova perché li considera “non produttivi”, quindi solo gravame economico. I pulcini maschi ovviamente non produrranno mai uova, hanno una carne poco appetitosa e crescono molto lentamente rispetto ai polli broiler, ipertrofici e destinati al mercato della carne. Le sofferenze per quei “prodotti di scarto” erano e resteranno ancora per alcuni anni immani. Vengono eliminati per “sessaggio”, censiti e poi avviati a giganteschi tritacarne su nastri trasportatori. Altre volte vengono ammazzati con l’anidride carbonica in immensi sacchi. 

Dopo Francia e Germania anche l’Italia dirà stop all’uccisione dei pulcini maschi

A tutto questo e seguendo l’esempio di Francia e Germania l’Italia metterà fine. La Camera dei Deputati ha approvato un emendamento alla Legge di delegazione europea 2021. E la Lega Anti Vivisezione spiega che la norma “dovrà entrare in vigore entro cinque anni”. Ma come si risolverà il problema da un punto di vista pratico? Con il  “sessaggio in ovo”, cioè con dispositivi spettrofotometrici in grado di determinare il sesso dell’embrione in sviluppo, prima della schiusa. 

La soddisfazione della Lav per lo stop all’uccisione dei pulcini maschi che deve approdare in Senato

Lorenza Bianchi, responsabile LAV Area animali negli allevamenti, ha spiegato in merito alla regola in procinto di approdare in Senato:  “Si tratta di un importante passo avanti che, speriamo, farà riflettere anche i consumatori sulle scelte alimentari che già da oggi possono indirizzare verso alimenti vegetali che non comportano alcuna sofferenza per gli animali”.