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La storia dell'igiene personale nei secoli

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I film che sono ambientati nel Medioevo o nel Rinascimento sovente ci mostrano scenari sfavillanti e pieni di eleganza. Ma la verità dell’epoca era molto più “sporca” di come la possiamo immaginare... Si sta parlando dell’igiene personale, che all'epoca era praticamente inesistente. T...

I film che sono ambientati nel Medioevo o nel Rinascimento sovente ci mostrano scenari sfavillanti e pieni di eleganza. Ma la verità dell’epoca era molto più “sporca” di come la possiamo immaginare… Si sta parlando dell’igiene personale, che all’epoca era praticamente inesistente. Tutto iniziò con la caduta dell’Impero Romano e con il diffondersi del Cristianesimo, degenerando poi nel corso del Medioevo. In questo periodo si diffuse una serie di pratiche per noi impensabili, che riguardavano tutte le classi sociali senza distinzione tra ricchi e poveri.

Igiene personale

Gli antichi romani possedevano un atteggiamento positivo nei confronti dell’igiene personale. Vedevano anzi la pulizia del corpo come una pratica indispensabile, un diritto e un dovere di tutti i cittadini, che andava oltre il ceto sociale di appartenenza. Però durante i secoli successivi alla decadenza dell’Impero Romano, la situazione cambiò in maniera drastica.

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Igiene personale proibita

Il Cristianesimo, infatti, imponendosi di rompere con gli usi e i costumi romani, dichiarò la pulizia personale un lusso, che portava al peccato. Pertanto la proibì. Si diffuse allora l’assurda credenza che l’acqua soprattutto calda potesse indebolire il corpo, esponendolo a condizioni poco salutari e a possibili malattie. C’era addirittura chi sosteneva che uno strato spesso di sporco sulla pelle potesse svolgere un’azione benefica. In quanto occludeva i pori e impediva così il passaggio di germi e batteri.

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Alle mamme veniva suggerito di non lavare troppo spesso i loro bambini proprio per non indebolirli. Ma in questo modo anche un piccolo taglio o una ferita si infettavano facilmente. Si spiega così uno dei fattori che resero favorevole l’alta mortalità infantile.

pulizia personale

L’odore sgradevole era pertanto comune a ricchi e poveri. La regina Isabella di Castiglia, fortemente cattolica, si vantava di essersi lavata solo due volte nella vita. Ovvero dopo la nascita e il giorno prima del suo matrimonio. Infatti una donna che voleva lavarsi più spesso veniva considerata di facili costumi.

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Con il tempo, anche la medicina fece progressi, anche grazie all’attività dei medici sui campi di guerra. Curando i soldati feriti ci si rese infatti conto che essi morivano soprattutto a causa di ferite infette, piuttosto che per lesioni agli organi vitali. Comunque è solo nel XIX secolo che si conobbero gli antisettici e la pratica di sterilizzare bende e strumenti chirurgici.

Pulizia

Ci si sposava sporchi…

La maggior parte dei matrimoni veniva celebrata nel mese di giugno, in seguito al bagno annuale che veniva fatto a maggio. In quel modo il fetore della coppia poteva essere ancora sopportabile. Per mascherare l’odore spesso venivano indossati mazzetti di fiori, che erano applicati anche alle carrozze.

Bagno

Anche la pratica della igiene urbana era pressoché inesistente. Non esistevano collettori di acque nere né discariche. Non c’erano servizi igienici né fognature. I cittadini buttava dalle finestre ogni sorta di rifiuto. Si aspettava poi che l’acqua piovana trascinasse via i rifiuti…

igiene urbana

In estate, poi, la situazione dell’igiene diventava del tutto insopportabile. Scoppiavano sovente epidemie di peste e febbri contagiose, che portavano a un altissimo indice di mortalità. Le città più grandi e affollate erano anche le più pestilenziali. Parigi e Londra risultavano essere le città più sporche del mondo.

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Non è possibile immaginare l’odore e l’igiene dei luoghi pubblici… Ad esempio nelle chiese veniva bruciato l’incenso per mascherare l’odore insostenibile che emanava la grande massa di persone. Nel corso del XVII secolo, poi, quando entrò in uso indossare le parrucche, queste erano confezionate con capelli veri tagliati ai defunti o a chi li dava per denaro. Ma siccome i capelli non venivano lavati mai, poteva capitare di comprare una parrucca abitata da spiacevoli parassiti… Un’altra soluzione contro il cattivo odore era il profumo, usato soprattutto dalle classi più ricche. Divenne in uso, soprattutto tra gli aristocratici, fare dono di una bottiglietta di “parfum” a mogli o ad amanti.

profumi

L’acqua corrente ristabilisce l’igiene personale

Alla fine del XIX secolo era presente nella maggior parte delle case europee l’acqua corrente. Nelle città la igiene veniva praticata molto di più rispetto al passato. Le città avevano condotte idriche, fognature, pozzi per la raccolta dei liquami e anche discariche pubbliche. Si iniziava inoltre la scoperta dei vaccini e della sterilizzazione degli strumenti medici. Mentre si andava diffondendo la pratica del bagno e dell’igiene personale. Alle donne, ad ogni modo, non era raccomandato lavarsi le parti intime. Queste era infatti vista come una pratica legata all’infertilità.

bagno

Alla fine dell’Ottocento si diffusero i primi deodoranti. Le donne furono a questo punto le più grandi promotrici della igiene personale. Quasi tutte le pubblicità sulla pulizia personale erano infatti rivolte a loro.

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Migliorando l’igiene, migliorò anche la salute. La mortalità diminuì sia negli adulti sia nei bambini. Si giunge quindi al nostro secolo, dove la pulizia e la cosmetica mettono il corpo al centro di un’attenzione molto costante, a tratti eccessiva e per tale motivo assai remunerativa.

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