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Strage di camorra, arrestato cugino del boss Antonio Iovine

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La Squadra Mobile di Caserta, nell'ambito di un'inchiesta condotta dal pm della Dda di Napoli Catello Maresca, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, ha tratto in arresto questa mattina il cugino di secondo grado del boss dei Casalesi Antonio Iovine e un poliziotto infedele. Le in...

La Squadra Mobile di Caserta, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pm della Dda di Napoli Catello Maresca, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, ha tratto in arresto questa mattina il cugino di secondo grado del boss dei Casalesi Antonio Iovine e un poliziotto infedele.

Le indagini della Direzione distrettuale antimafia partenopea rientrano nell’ambito della strage di camorra avvenuta il 22 aprile del 1989 a Casal Di Principe. In quel giorno di 28 anni fa quattro persone furono uccise nella faida che coinvolgeva la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e il clan dei Casalesi. A morire furono Antonio Pagano, vero obiettivo dei sicari, Giuseppe Mennillo, Giuseppe Orsi e Giuseppe Gagliardi.

Per quella strage, nell’ambito del processo Spartacus, furono condannati all’ergastolo Antonio Iovine (oggi collaboratore di giustizia), Raffaele Diana e Giuseppe Caterino. Grazie alle dichiarazioni del boss pentito, è emerso il ruolo del cugino Giancarlo, 54 anni. Quest’ultimo avrebbe infatti messo a disposizioni di tre sicari un appartamento a San Crispano, non distante dall’abitazione dell’obiettivo Antonio Pagano. Giancarlo Iovine dovrà quindi rispondere dei reati di associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, aggravato dalla finalità mafiosa.

Nell’inchiesta della Dda è coinvolto anche un funzionario della Polfer, che su richiesta di Iovine sarebbe entrato più volte nei sistemi di indagine della Polizia per verificare se il cugino del boss fosse indagato. L’agente è stato sospeso dal servizio.