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Strage di Cutro, i parenti delle vittime chiedono il rimpatrio delle salme

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La protesta dei familiari delle vittime di Cutro: "Vogliono trasferire le bare con le salme contro la nostra volontà"

Proteste per la strage di Cutro: il Viminale ha disposto il trasferimento delle salme delle vittime, ma i parenti vogliono avere il rimpatrio.

Le proteste delle famiglie delle vittime di Cutro

Protestano i parenti delle vittime del naufragio di Cutro di migranti avvenuto del 26 febbraio scorso, riuniti davanti alla camera ardente che si sta tenendo a Crotone. I familiari si sono mossi dopo aver appreso dell’imminente trasferimento delle salme a Bologna.

La decisione, presa dal ministero degli Interni, ha colto di sorpresa le famiglie, che hanno protestato con un sit-in davanti al PalaMilone. Chiedono di attendere qualche giorno per avere la possibilità di avviare le pratiche per il trasferimento nei Paesi di origine.

Il comune di Crotone, che ha raccolto le loro istanze, ha già deliberato i costi del trasferimento prelevandole dal Fondo migranti.

Le parole dei parenti delle vittime

«Vogliamo che siano portati in Afghanistan come ci hanno promesso. Fino ad ora solo bugie, noi chiediamo di rimpatriare i nostri cari in Afghanistan. Invece finora ci hanno solo fatto false promesse».

Questo il sentimento comune delle famiglie delle vittime, una volta saputo del piano di trasferimento messo in atto dal Viminale.

Aladdin, ragazzo afgano che ha perso la zia e tre cugini nell’incidente, ha commentato:

«Ci sentiamo presi in giro. Oggi ci hanno annunciato che porteranno i nostri familiari a Bologna, ma non è giusto. Non vogliamo».