> > Strage di Erba, morto Carlo Castagna: perdonò Rosa e Olindo

Strage di Erba, morto Carlo Castagna: perdonò Rosa e Olindo

Carlo Castagna

Carlo Castagna è scomparso nella notte tra venerdì e sabato 26 maggio, dopo una breve malattia. La famiglia è morta nella strage di Erba

Era l’unico superstite della strage di Erba. Nel massacro dell’11 dicembre 2006 perse la moglie, la figlia Raffaella e il nipotino Youssef. Carlo Castagna si è spento nella sua casa a Erba nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 maggio 2018, dopo una breve malattia. L’imprenditore 75enne è ricordato soprattutto per il suo perdono a Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo.

E’ morto Carlo Castagna

È morto a Erba nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 maggio, Carlo Castagna, 75 anni. Aveva perso la moglie, la figlia Raffaella e il nipotino Youssef nella strage di Erba dell’11 dicembre 2006.

Castagna, famoso imprenditore nel settore del legno, è noto soprattutto per il suo perdono a Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati in via definitiva all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso il piccolo Youssef, la mamma Raffaella Castagna e la nonna Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini, che aveva sorpreso gli assassini in fuga. Il marito di lei, Mario Frigerio, fu ferito gravemente, Dopo essersi leggermente ripreso, accusò Olindo Romano. Pochi giorni e anche lui perse la vita.

Carlo Castagna è morto all’improvviso, dopo una breve malattia. Accanto a lui i figli Pietro e Giuseppe, i soli rimasti dopo un massacro che ha spezzato la loro famiglia.

Strage di Erba

La strage di Erba

Dopo l’omicidio colposo plurimo dell’11 dicembre 2006, la vita di Carlo Castagna è cambiata radicalmente. Nella strage perse 3 dei suoi cari: moglie, figlia e nipote. Per l’accaduto sono stati condannati all’ergastolo Rosa Bazzi e Olindo Romano.

Carlo Castagna

Il massacro è stato compiuto nell’appartamento di una corte ristrutturata nel centro della cittadina comasca Furono uccisi a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini con il suo cane. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, si è salvato solo perché creduto morto dagli assalitori. Si scoprirà in seguito che Frigerio aveva una malformazione congenita alla carotide che gli permise di non morire. Dopo la strage, l’appartamento fu incendiato.

Il 3 maggio 2011, la Suprema Corte di Cassazione di Roma ha definitivamente riconosciuto come autori della strage i coniugi Olindo Romano,netturbino, e Angela Rosa Bazzi, domestica. I due erano già condannati all’ergastolo con isolamento diurno per tre anni, prima il 26 novembre 2008 dalla Corte d’Assise di Como, poi il 20 aprile del 2010, dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano. A sua volta, quest’ultima, confermò la medesima condanna. Nell’agosto 2014 termina per i due coniugi l’isolamento diurno.

In una recente intervista, l’indagato numero uno, Olindo Romano, si è duramente scagliato contro i giudici. “Perché hanno paura di far esaminare i reperti mai analizzati?”, ha detto riferendosi al lavoro della magistratura. L’uomo non ci sta alla decisione della Corte d’Appello di Brescia. Lo scorso 30 gennaio è stata respinta la richiesta di nuove perizie, che, a suo dire, avrebbero potuto scagionare la coppia.