> > Strage di Fidene, l'uomo che ha bloccato il killer: "Ho agito d'istinto, non ...

Strage di Fidene, l'uomo che ha bloccato il killer: "Ho agito d'istinto, non chiamatemi eroe"

Strage Fidene

Silvio Paganini è riuscito a bloccare e disarmare il responsabile della strage di Fidene. Non vuole essere un eroe, ma ha fermato il killer.

Silvio Paganini non vuole essere considerato un eroe. Ha bloccato e disarmato il responsabile della strage di Fidene. Ha spiegato di aver agito d’istinto.  

Strage di Fidene, l’uomo che ha bloccato il killer: “Ho agito d’istinto, non chiamatemi eroe”

Silvio Paganini ha bloccato il killer di Fidene, ma non vuole essere considerato un eroe, come lui stesso ha spiegato a Fanpage.it. “Non mi sento un supereroe, sono soltanto una persona che ha agito d’istinto per evitare una strage, poteva succedere ancora peggio. Il mio pensiero è alle tre vittime, che conoscevo e alla quarta persona che ancora lotta fra la vita e la morte” ha dichiarato l’uomo, che si è gettato su Claudio Campiti per cercare di disarmarlo. Nella colluttazione è partito uno sparo che lo ha colpito alla guancia. “Sono emotivamente e fisicamente provato, ma mi sento fortunato il proiettile è uscito senza toccare in maniera letale alcuna parte della bocca” ha spiegato. “Non voglio essere chiamato eroe, sembra una cosa dei fumetti o del cinema americano. Ho fatto solo ciò che una persona dovrebbe fare” ha aggiunto Paganini, che si è lanciato sul killer dopo Elisabetta Silenzi, la terza vittima della strage. 

Strage di Fidene, Paganini: “Ho fatto quello che una persona non dovrebbe fare”

Ho fatto quello che una persona non dovrebbe fare: dovrebbe esserci maggiore prevenzione per non permettere che non si arrivi tanto. Come nei casi di femminicidio, ce ne siamo resi conto dopo che quella persona ha ucciso, non riusciamo mai a capirlo prima dai segnali d’allarme” ha aggiunto Paganini. I consorziati dell’area di Valle Verde avevano sporto denuncia contro Campiti diverse volte. Alcuni residenti hanno raccontato che aveva minacciato di sparare ai bambini. Da tempo curava un blog in cui scriveva invettive nei confronti del consorzio e della sua dirigenza. “Come ho detto anche al sindaco Roberto Gualtieri, spero che possa essere di aiuto per avere maggiore prevenzione. Se fossi morto anche io nella colluttazione, la strage sarebbe continuata ancora. E le vittime sarebbero state molte di più” ha aggiunto.