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Strage di migranti a Cutro, Schlein alla camera ardente: “Qui a Crotone è dove dobbiamo essere”

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Elly Schlein, accompagnata da una delegazione dem, ha raggiunto la camera ardente allestita a Crotone per i migranti morti in mare a Cutro.

Elly Schlein, con al suo seguito una delegazione del Partito Democratico, ha raggiunto Crotone per recarsi alla camera ardente allestita in onore dei migranti che hanno perso la vita nella strage di Cutro.

Strage di migranti a Cutro, Schlein alla camera ardente: “Qui a Crotone è dove dobbiamo essere”

La neosegretaria del Partito Democratico Elly Schlein si è recata alla camera ardente allestita a Crotone per i migranti morti nella strage di Cutro, accompagnata da una delegazione dem. La decisione di Schlein e della delegazione è chiara: evitare le telecamere e non rilasciare dichiarazioni ma concentrarsi sul dolore di tutte le vite spezzate raccolte in mare. Una tragedia da chiarire, come dimostra il pressing sulle “responsabilità” che sta travolgendo il Parlamento italiano.

“Siamo arrivati nel punto più vicino alla camera ardente, proprio per evitare sfilate. Niente passerelle, né comizi davanti a uno strazio del genere”, hanno spiegato ad AdnKronos fonti della delegazione del Pd che ha accompagnato la segretaria nella sua prima uscita pubblica. “Appena entrati colpiva questo spazio enorme e la quantità di bare. Tante, troppe. Comprese quelle bianche, delle piccole vittime del naufragio”, hanno detto a proposito della camera ardente.

Se da un lato Schlein ha scelto di non rilasciare dichiarazioni alla stampa, dall’altro si è fermata a parlare a lungo con una donna sopravvissuta al naufragio. Una mamma che ha perso entrambe le figlie. Dopo la visita straziante alla camera ardente, parte della delegazione del Pd si è poi diretta al Cara per manifestare solidarietà ai sopravvissuti.

A inquadrare da un punto di vista politico la visita ci ha pensato Marco Furfaro, aspirante vice di Schlein. “La presenza a Crotone della segretaria Elly Schlein è un messaggio importante per tutta la politica italiana. Abbiamo il dovere di praticare solidarietà e umanità e schierarci al fianco dei più fragili, a prescindere dalle loro origini. Oggi la segretaria del Pd manda un messaggio preciso a nome di tutta la comunità democratica: qui a Crotone è dove dobbiamo essere“, ha spiegato.

La battaglia del Pd contro Piantedosi in Parlamento

Nel frattempo, il Pd ha deciso di continuare a insistere sulla strage di Crotone in Parlamento, spingendo affinché vengano effettuati accertamenti sulle responsabilità politiche. In primo luogo, è stato chiesto un atto di sindacato ispettivo ossia l’interpellanza urgente rivolta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che è stata sottoscritta dalla segretaria dem, dalla capogruppo Debora Serracchiani e da tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza.

Con l’interpellanza si chiede di specificare il funzionamento della catena di comando per le attività della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e si chiede per quale motivo, dopo la comunicazione di Frontex, non si sia pensato “di classificare l’operazione in atto come operazione Sar, impedendo di fatto l’intervento della Guardia Costiera in tempo utile per salvare la vita dei naufraghi?”. E quindi: “Quali responsabilità politiche e amministrative vi siano state nella gestione della catena di comando? Si tratta di fatti che gettano ombre inquietanti sulla linearità della catena di comando che sarebbe stata seguita nel gestire i soccorsi tra il 25 e 26 febbraio scorso, e soprattutto sulle diverse responsabilità dei ministri coinvolti da cui dipenderebbero in ultima istanza la classificazione di un evento come ricerca e soccorso”.

Per avere le prime risposte, il Pd dovrà aspettare il prossimo martedì 7 marzo per l’informativa in aula del ministro Piantedosi. Resta, però, in sospeso quella del ministro Salvini, chiesta dalle opposizioni. A questo proposito, la capogruppo dem Serracchiani ha tuonato: “Restiamo in attesa che anche il ministro delle Infrastrutture comunichi la data della sua informativa. I cittadini italiani vogliono e devono sapere con urgenza l’esatta dinamica dei fatti sul mancato soccorso ai naufraghi. Il Parlamento non può essere lasciato senza informazioni dettagliate su una dinamica degli eventi che ha troppi lati oscuri”.