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Strage familiare a L’Aquila, medico uccide la moglie e i due figli e si toglie la vita

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L’ex primario di Urologia dell’ospedale di Teramo ha compiuto una strage familiare a L’Aquila quando ha ucciso moglie e figli per poi suicidarsi.

Strage familiare a L’Aquila: un medico ha ucciso la moglie e i due figli, di cui uno affetto da disabilità, e poi si è tolto la vita. La drammatica vicenda si è consumata presso un villino situato alla periferia della città abruzzese.

Strage familiare a L’Aquila, medico uccide la moglie e i due figli e si toglie la vita

In un villino alla periferia de L’Aquila, un medico ha massacrato moglie e figli per poi suicidarsi. Il responsabile dell’efferato massacro è stato indentificato come Carlo Vicentini, ex primario di Urologia presso l’ospedale di Teramo. A quanto si apprende, il medico era in pensione da circa un mese.

I corpi dei quattro membri della famiglia sono stati rinvenuti nel primo pomeriggio di venerdì 31 marzo mentre la morte di moglie, marito e figli pare sia a da collocare nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 marzo.

Il movente dell’omicidio-suicidio

Sul luogo della strage familiare avvenuta a L’Aquila, si sono recati gli agenti della Polizia locale insieme agli uomini della Scientifica. L’ipotesi formulata dalle forze dell’ordine è quella dell’omicidio-suicidio.

Inoltre, dalle prime indiscrezioni trapelate sulla vicenda, sembrerebbe che l’estremo gesto compiuto dall’ex primario di Urologia dell’ospedale di Teramo sia strettamente collegato alle gravi condizioni in cui versava uno dei figli, affetto da una severa disabilità.