Daniele Orlandi E’ caccia all’uomo in tutta la Turchia dopo la strage di Capodanno avvenuta ad Istanbul, costata la vita, il bilancio è stato aggiornato, ad almeno 39 persone. Ma l’attentatore che, vestito da Babbo Natale ha fatto irruzione in una nota discoteca-night club della città aprendo il fuoco a caso sulla folla, ha ferito almeno 69 persone, alcune delle quali ricoverate in gravi condizioni. Si è trattato quasi certamente di un attentato terroristico dell’Isis anche se ad oggi non è stato ancora rivendicato; intanto si lavora per l’identificazione delle vittime: solo 21 hanno un nome e non dovrebbero esserci italiani coinvolti, come confermato dalla Farnesina e dal ministro degli Esteri Angelino Alfano.
L’attacco, gli istanti iniziali sono stati ripresi in alcuni video amatoriali, è avvenuto nella discoteca Reina, ubicata nel cuore della città, nel quartiere Besiktas: l’attentatore armato con un mitraliatore ha sparato all’agente di guardia al locale uccidendolo e poi ha fatto irruzione nel night club sparando ovunque, come raccontato dai testimoni che sono riusciti ad allontanarsi per tempo. Una strage dopo la quale si è tolto gli abiti da Babbo Natale mescolandosi alle persone e fuggendo via: sono almeno 17mila gli agenti impegnati in una delle più massicce cacce all’uomo degli ultimi mesi. Ma a rivelare parzialmente la sua identità vi sono solo alcune brevi immagini catturate dalle telecamere di sicurezza. Resta inoltre il dubbio che l’attentatore possa aver avuto dei complici.
