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Strage Las Vegas, primo si dalla Nar per limitazione uso armi automatiche

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Strage Las Vegas. Dopo le atrocità commesse nella città del Nevada previste limitazioni per le armi automatiche. Dalla Nra è giunto il primo "si" che darà il via alle limitazioni.

Strage Las Vegas. Dopo le atrocità commesse nella città del Nevada previste limitazioni per le armi automatiche. Dalla Nra è giunto il primo “si” che darà il via ad alcune limitazioni per quanto riguarda l’uso della armi automatiche. La National Rifle Association (Nra) che rappresenta la lobby americana delle armi, ha finalmente dichiarato che i fucili automatici e semiautomatici, come quelli utilizzati durante la strage di Las Vegas, dovrebbero essere sottoposti a maggiori regolamentazioni da parte della legge. Questo probabilmente è un primo passo verso la limitazione della armi in generale in America.

La notizia

Armi automatiche e semiautomatiche finalmente subiranno una maggiore regolamentazione. Ad annunciare la notizia è la National Rifle Association, la maggiore lobby americana che si occupa di tutte le armi da fuoco. Il “bump stock” è’ un marchingegno che permette di sparare 700 colpi al minuto e di rendere le armi semiautomatiche efficienti come quelle totalmente automatiche. L’oggetto per lo più è facilmente acquistabile su internet. Si sta parlando del dispositivo che il 64enne Stephen Paddock ha utilizzato nella sparatoria di Las Vegas. Finalmente si comincia a sentir parlare di “regolamentazione più severa”. La polizia di Las Vegas ha trovato nell’alloggio di Paddock ben 19 armi, oltre ai 23 fucili ritrovati nella stanza dell’hotel Mandalay Bay, luogo dove si è consumato l’attentato. A far smuovere questa situazione sono state le 59 vittime che hanno perso la vita in Nevada. E’ una notizia incredibile perchè la legge sulle armi è sempre un tasto molto delicato per l’America.

Argomento scottante

Subito la strage americana i cittadini hanno interpellato la volontà di rivedere quella che è la legge sulle armi. Il capo della Casa Bianca non si è pronunciato granchè ma ha sviato il discorso dicendo che l’argomento verrà trattato “più avanti”. Il partito democratico americano però rilancia e rinnova la richiesra al Congresso. La richiesta si riferisce alla volontà di fare una legge che aumenti la sicurezza. Soprattutto dopo la strage nella famosa cittadina del Nevada. Steve Bannon, ex chief strategist della Casa Bianca, è convinto che la legge sulle armi non avrà mai rilevanti cambiamenti. Anche se un limitatissimo passo verso la sicurezza è stato fatto, non è detto che in futuro cene saranno molti altri.

Dalla Casa Bianca

Sarah Sanders, l’incaricata come portavoce della Casa Bianca ha dichiarato di voler approfondire ulteriormente l’argomento. Ha infatti accolto benevolmente la porposta giunta dalla Nra. La Sanders annuncia che i reppubblicani entro questa sera stileranno una bozza di presentazione riguardante la regolamentazione dei bump stock. Si prende in considerazione anche il fatto se vietarli totalmente o meno. La portavoce ha poi però voluto sottolineare che il presidente americano Donal Trump non rinuncerà totalmente alla legge sulle armi. Bensì continuerà a sostenere il secondo emendamento della Costituzione americana. Cioè garantire si cittadini americani il porto d’armi.

E’ troppo facile per gli americani possedere armi di grande calibro. Spesso si rischia infatti di metterle in mani sbagliate. Per anni ci sono state numerose polemiche riguardanti questo aspetto. E’ troppo facile che armi molto pericolose vadano in mani di persone psicopatiche e malate di mente, come lo è stato per Paddock. A febbraio di quest’anno è stata revocata la norma che ha apporvato Obama dopo l’evento sconvolgente della scuola Sany Hook. La nuova normativa prevedeva il divieto alle persone con problemi mentali di acquistare armi.