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Strage a Las Vegas, Trump: 'sparatoria terribile'

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Fuoco a Las Vegas davanti a un casinò: almeno 50 morti e 200 feriti, il tweet del presidente Donald Trump: "sparatoria terribile".

Oggi è stata la giornata della paura negli Stati Uniti. A Las Vegas, infatti, un uomo armato di mitragliatrice ha aperto il fuoco contro turisti e passanti che gremivano il luogo in cui si stava tenendo un concerto di musica country. Al momento sono ancora in atto le indagini, quel che è certo, però, è che non si è trattato di un atto terroristico.

Nelle ultime ore, mentre si continua ad indagare sul movente della strage, che è stata attribuita ad un 64enne statunitense, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha voluto commentare l’accaduto e mandare un messaggio ai suoi concittadini. Il mezzo utilizzato, come sempre più spesso capita ultimamente, è stato Twitter:

“sparatoria terribile. Le mie più calde condoglianze alle famiglie delle vittime. Dio vi benedica!”. Lo twitta il presidente Donald Trump.

Questo il lapidario commento del Presidente, su una strage che, ancora, ha dell’incredibile.

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Il messaggio della Casa Bianca sul Presidente Trump, informato dei fatti

La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, si è occupata di dare notizie rispetto agli avvenimenti accorsi a Las Vegas, e riguardo alla posizione di Donald Trump sui fatti, è stata rilasciata una nota ufficiale: “il presidente è stato aggiornato sull’orribile tragedia. Stiamo monitorando la situazione e offrendo il nostro sostegno alle autorità locali e statali. Tutti coloro che sono stati colpiti sono nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere.”.

A chiusura del tragico incidente c’è stato un terribile bilancio: almeno 50 persone sono morte e 200 sono rimaste ferite nella sparatoria che è avvenuta nei pressi del Mandalay Bay Casino, uno dei più rinomati di Las Vegas. Le forze dell’ordine hanno ucciso un sospetto.

Il sospettato

L’uomo sospettato della strage è stato ucciso dalla polizia: si tratta del 64enne Stephen Paddock. L’uomo, a quanto appreso dai primi accertamenti, avrebbe sparato dal 32esimo piano di un palazzo con una mitragliatrice sulla folla presente a un concerto di musica country. Bianco, non aveva precedenti.

Ecco le dichiarazioni degli incaricati delle indagini, per voce di Quinn Averett, portavoce del dipartimento di polizia di Mesquite, in Nevada: “Non abbiamo molto su di lui. Viveva nella nostra città, in passato non abbiamo avuto alcun contatto con lui da un punto di vista giudiziario”.

Sempre a dire di Averett, nel database della polizia non risulta alcun precedente, “neanche un’infrazione stradale“. Mesquite, ha detto ancora il portavoce, è una tranquilla cittadina di 20mila abitanti, “una comunità di pensionati e golfisti”, con tre Casino, e dove si registra in media un omicidio all’anno.