Roberto Bernocchi Ennesimo episodio a dir poco devastante avvenuto nel territorio africano. Sono infatti morti ben 44 migranti a causa della sete nel Sahara.
Tragedia di migranti in Niger: i fatti
Altra vicenda preoccupante avvenuta quest’oggi in Africa, più precisamente nel nord del Niger, almeno secondo quanto riportato dalla BBC. Secondo alcune testimonianze raccolte dalla Croce Rossa, infatti, sono morti ben 44 migranti nel corso di una traversata nel bel mezzo del deserto del Sahara.
Tra le vittime, purtroppo, ci sono anche diversi bambini. La causa di questo incredibile disastro è il camion su cui questi migranti stavano viaggiando, che si è rotto proprio durante il percorso. Da quel momento la situazione è degenerata, con le vittime che sono decedute a causa della sete.
Le persone che hanno intrapreso questo viaggio non sono tutte morte: sono rimasti in sei a sopravvivere. E sono stati proprio loro a segnalare il tragico accadimento, dopo essere riusciti a raggiungere un “villaggio sperduto”. In questo momento questi sei superstiti sono curati ed assisti sempre in Niger, più precisamente a Dirkou.
Strage di migranti: la tragedia del 2013
Il tragico avvenimento avvenuto nella giornata di oggi riporta alla mento ciò che è successo diversi anni fa, nel 2013. Il modo in cui si sono sviluppati i drammi ripropone fatti drammaticamente simili tra i due episodi. Anche all’epoca il gruppo di migranti (circa un centinaio in totale), composto principalmente da donne e bambini, stava viaggiando all’interno di un camion, con l’obiettivo di arrivare in Algeria per poi raggiungere l’Europa.
E anche in quel caso il camion subì un guasto, tanto che rimase bloccato nel mezzo del Sahara. A questo punto, a causa dell’impossibilità di proseguire il viaggio, il gruppo di migranti fu costretto a rimanere fermo e buona parte delle persone morì di sete. Il numero delle vittime di quella tragedia fu addirittura superiore rispetto a quello del tragico avvenimento di oggi: in totale morirono infatti 87 migranti (7 uomini, 32 donne e 48 bambini). Molte delle vittime furono ritrovate non tutte insieme, ma in piccoli gruppetti, di solito composti da donne e i rispettivi figli. In quella terribile strage ci fu anche chi riuscì a salvarsi dopo giorni e giorni di camminate nel Sahara alla ricerca della salvezza, di un’oasi o semplicemente di persone disposte a salvarli.
Ma i più deboli, bambini e donne, non ce l’hanno fatta. Quattro anni dopo si è ripetuta, purtroppo, una tragedia simile.
