> > Strage di Viareggio, oggi si attende la sentenza

Strage di Viareggio, oggi si attende la sentenza

Strage di Viareggio, oggi si attende la sentenza

A sette anni e mezzo dalla terribile notte della strage di Viareggio, in cui persero la vita 32 persone per l'esplosione di una cisterna di gpl, arriverà la sentenza per i 33 imputati nel processo. Per chi l'ha vissuta, quella maledetta notte del 29 giugno 2009 non passa mai. Per quanti hanno pers...

A sette anni e mezzo dalla terribile notte della strage di Viareggio, in cui persero la vita 32 persone per l’esplosione di una cisterna di gpl, arriverà la sentenza per i 33 imputati nel processo.

Per chi l’ha vissuta, quella maledetta notte del 29 giugno 2009 non passa mai. Per quanti hanno perso i loro cari e per coloro che sono rimasti permanentemente segnati nel corpo da quel rogo infernale, il buio illuminato dalle fiamme altissime divampate dopo l’esplosione è sempre lì, sempre presente. Si cammina ogni giorno in quel buio, sperando di vedere prima o poi una piccola luce che non sia di fiamme.

Quella speranza potrebbe concretizzarsi oggi, giorno nel quale – dopo un’inchiesta lunga e travagliata e un processo durato oltre tre anni – dovrebbe arrivare la sentenza per i 33 imputati e le sette società coinvolte. Le accuse per tutti sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni personali colpose. La condanna più pesante per la strage di Viareggio la rischia Mauro Moretti. L’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Ferrovie dello Stato Italiane rischia una condanna a 16 anni. Tanti ne sono stati richiesti per lui dai pm Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino della procura di Lucca.

Trovare dei colpevoli, certo, non cancella la strage di Viareggio. Né il dolore dei parenti o quello di coloro che hanno riportato ustioni a causa del deragliamento del treno merci che trasportava gpl. Ma coloro che sono rimasti dilaniati nel fisico e nell’anima da quella terribile esperienza, primo tra tutti Marco Piagentini, che nel disastro ha perso la moglie e due dei suoi tre bambini e ha ustioni sul 98 per cento del corpo, hanno sempre chiesto che si accertassero le responsabilità e che i colpevoli pagassero per quanto era successo.

La sentenza del processo per la strage di Viareggio non è attesa solo dalle persone che sono state coinvolte nel disastro. Tutta la città aspetta di conoscere la decisione dei giudici Gerardo Boragine, Nidia Genovese e Valeria Marino. Chiunque si trovasse a Viareggio quella notte, infatti, ricorda l’enorme incendio che improvvisamente scoppiò appena fuori dalla stazione, divorando tutto quello che c’era attorno e arrivando fin dentro le case. Distruggendo ogni cosa e incenerendo i corpi di uomini, donne e bambini, rei soltanto di abitare vicino alla ferrovia.

La causa di tutto è stata la negligenza. Un assile rovinato in uno dei vagoni, il cui cattivo stato non era stato ravvisato dal tecnico delle Officine Jungenthal di Hannover, che solo pochi mesi prima della strage di Viareggio ne aveva eseguito la manutenzione. Il treno merci che trasportava 14 cisterne colme di gpl viaggiava a 90 km/h sulla linea e proprio a causa dell’assile incriminato è deragliato. Uno dei vagoni cisterna finendo sui binari ha urtato qualcosa. L’accusa sostiene si sia trattato di un picchetto di regolazione della curva, mentre per le Ferrovie è semplicemente stato l’impatto con uno scambio. Sia quel che sia, fatto sta che a questo è seguita un’esplosione che ha incendiato il gpl con fiamme che si sono estese in un raggio di molti metri portando morte e distruzione anche nelle strade e nelle case lungo la linea ferrata.