Argomenti trattati
- Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina, Dario e suo figlio vivi per miracolo: “In quella cabina potevamo esserci io e il mio bambino”
- Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina, Dario e suo figlio vivi per miracolo: “Ho sentito un colpo e ho visto un cavo cadere”
- Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina: le vittime sono 14
C’è chi al destino che parla non ci crede. Eppure la storia di Dario e di suo figlio di 6 anni lascia davvero pensare che la vita abbia deciso per loro che non fosse arrivato il momento di morire. Questioni di attimi quelli che hanno fatto sì che l’uomo ed il suo bambino non fossero coinvolti nella tragedia della funivia Stresa-Mottarone, dove una cabina è caduta nel vuoto, provocando la morte di 14 persone, tra cui dei bambini.
Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina, Dario e suo figlio vivi per miracolo: “In quella cabina potevamo esserci io e il mio bambino”
In verità, padre e figlio avevano tranquillamente comprato il biglietto e stavano attendendo il loro turno, quando sono stati impossibilitati a salire sul vano, poichè già pieno. Per cui, Dario e suo figlio sono rimasti in attesa della successiva cabina:
“Avevo deciso di portare il mio bambino ad Alpiland dove c’è una pista di bob ma per una serie di miracolose coincidenze quando siamo arrivati a prendere la funivia, la cabina che si è schiantata era già al completo e quindi non siamo potuti salire ma eravamo i prossimi e quindi ci siamo fermati ad aspettare la cabina successiva che non abbiamo mai preso”.
“Le persone che si trovavano sulla cabina caduta le avevamo incontrate in coda per i biglietti e avevano anche scambiato qualche parola. Quando ho sentito la notizia della funivia caduta sul Mottarone mi si è gelato il sangue: in quella cabina potevamo esserci io e il mio bambino”.
Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina, Dario e suo figlio vivi per miracolo: “Ho sentito un colpo e ho visto un cavo cadere”
Come si manifesta dalle parole di Dario, egli ha assisitito all’incidente mortale, nel quale potevano essere lui e suo figlio i coprotagonisti, sebbene in un primo momento non gli fosse bene chiaro cosa stesse davvero succedendo.
“Mentre, in attesa nella stazione intermedia, stavo spiegando a mio figlio come funziona la funivia ho sentito un colpo e ho visto un cavo cadere mentre la cabina che stava scendendo si è immediatamente bloccata. A quel punto ho pensato che lo stesso fosse accaduto alla cabina che stava salendo, ma purtroppo, ho scoperto poi, così non è stato. Subito dopo ci hanno riportato a terra, ci hanno rimborsato il costo del biglietto e io e mio figlio ci siamo allontanati fino a raggiungere una pizzeria sul lago. Mentre andavamo via abbiamo sentito alcune sirene. ‘Un po’ strano’ ho pensato per un cavo che si è rotto e solo mentre ero in pizzeria ho scoperto cosa era accaduto. In quel momento mi si è gelato il sangue”.
Incidente Stresa-Mottarone, precipita una cabina: le vittime sono 14
Ed il sangue si gela a tutti coloro che leggono i nomi e l’età che avevano queste 14 persone che hanno perso la vita: Silvia Malnati aveva soli 26 anni, si era da poco laureata ed era in compagnia del suo fidanzato, Alessandro Merlo 29; i due provenivano da Varese; ben più lontano di Diamante, da cui venivano Serena Costantino, 27 anni, e il suo fidanzato iraniano Mohammadreza Shahaisavandi di 23. Infine, per citarne ancora qualcuno, ecco un’intera famiglia annientata: Amit Biran, 30 anni, che si era trasferito a Pavia nel 2018 per studiare medicina accompagnato dalla sua dolce moglie, Tal Peleg, di 27. I due avevano un bimbo, Tom, di appena due anni, il quale era nato proprio in Italia, lo Stato dove la coppia aveva scelto di vivere. Lo Stato dove questa famiglia ha visto la fine del loro amore.
LEGGI ANCHE>> Funivia Stresa Mottarone, chi sono le vittime della tragedia.