> > Stretta sui crediti e colpo di spugna al Superbonus, l'allarme della CGIL

Stretta sui crediti e colpo di spugna al Superbonus, l'allarme della CGIL

La stretta sul Superbonus mette a rischio migliaia di lavoratori edilizi

Cosa sta accadendo dopo il Cdm che annunciava stretta sui crediti e colpo di spugna al Superbonus, l'allarme della CGIL pronta a scendere in piazza

La recentissima stretta sui crediti e colpo di spugna al Superbonus stanno mettendo in allarme la CGIL. La decisione del governo guidato da Giorgia Meloni di resettare la cessione del credito e lo sconto in fattura mette in allarme non solo le associazioni edili e Forza Italia in maggioranza, ma anche il sindacato che teme la perdita di posti di lavoro. Il sunto è che dopo le decisioni del governo del 16 febbraio questi sono i giorni della protesta. 

Stretta sui crediti, l’allarme della Cgil

Quei tre articoli che già compaiono a far legge in Gazzetta Ufficiale e il blocco alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura sono un incentivo alla disoccupazione e sindacati e imprese temo uno scossone clamoroso. In particolare ad essere preoccupati e mobilitati sono i lavoratori edili della Cgil che come riporta Ansa “temono la perdita di 100mila posti di lavoro e annunciano di essere pronti alla piazza contro la decisione dell’esecutivo”. E non solo, le associazioni imprenditoriali e datoriali temono fallimenti a catena con 25mila aziende a rischio, chi di 40mila

Le parole di Leo e Gentiloni sul caso

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha detto: “Si doveva intervenire per arginare una situazione abnorme con 110 miliardi per il Superbonus che gravavano sulle casse dello Stato”. E il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni è parso più “comprensivo” e ha detto: “Prendiamo atto della decisione del governo italiano sul Superbonus. Tra gli obiettivi della misura ce ne era uno che ci stava molto a cuore, quello di migliorare le classi energetiche delle abitazioni. Riconosco però le preoccupazioni del ministro Giorgetti sulle conseguenze sui conti pubblici”.