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Stupri di Rimini, Pm Minori chiede il carcere per gli aggressori

Rimini

Il pm dei minori chiede la custodia cautelare per i tre ragazzi minorenni, che hanno partecipato alle violenze avvenute a Miramare di Rimini. Domani ci sarà l'udienza di conferma per i fermi emessi.

Nuovi sviluppi sugli stupri di Rimini

Un nuovo capitolo si aggiunge ai precedenti nella vicenda degli stupri di Rimini. Ora che i quattro delinquenti sono stati arrestati, bisogna decidere lo scotto da far pagare. Tre di questi sono minorenni, due fratelli di 15 e 16 anni ed un 17enne. Il capo della banda aveva invece 20 anni. Ciò rende lo scenario ancora più inquietante.

Richiesto il carcere per i tre minorenni

La Procura per i minorenni di Bologna, guidata dal procuratore Silvia Marzocchi, chiederà la custodia cautelare in carcere per i tre giovanissimi accusati del doppio stupro di Miramare di Rimini. Le udienze di convalida dei fermi emessi nei confronti dei due fratelli marocchini e del nigeriano, ora trattenuti in centro di prima accoglienza, sono fissate per domani davanti al Gip del tribunale per i minori di via del Pratello.

“Turpi, brutali e ripetuti atti di violenza”: così, nel decreto di fermo, il procuratore per i minorenni di Bologna, Silvia Marzocchi, descrive il comportamento dei tre minori stranieri accusati del duplice stupro di Rimini. Due dei tre minori fermati, intanto, durante l’interrogatorio, hanno negato di aver compiuto atti di natura sessuale. Hanno tutti ammesso però di aver tenuta ferma una delle vittime e di aver partecipato al pestaggio del compagno. Anche se fosse, non non migliorano molto la loro situazione.

Reazione della madre dei due fratelli

La madre dei due fratelli marocchini a parlare, in un’intervista al Corriere della Sera dichiara di non voler perdonare i figli. Ha dichiarato, inoltre, la donna: “Se avessi davanti quella donna polacca che è stata violentata, le direi con tutto il cuore che mi dispiace. Sono arrabbiata, molto arrabbiata: con loro due, senz’altro, ma soprattutto col loro amico maggiorenne”. La madre è certa che “è stato lui a trascinarli. I miei ragazzi avevano paura di quello lì, raccontava di aver ucciso delle persone in Africa. Loro due all’inizio hanno provato a nascondere tutto, poi sono crollati, piangevano e mio marito li ha costretti ad andare dai carabinieri. Essere genitori è difficilissimo, in situazioni che questa è anche doloroso.

Rimini

Interrogatorio del maggiorenne e probabile reazione polacca

Intanto, il ragazzo ventenne del Congo Guerlin Butungu, presunto capobranco nelle violenze, è stato ascoltato dal magistrato fino a tarda sera ieri. Le sue dichiarazioni lo pongono in una posizione contradditoria: infatti, da un lato nega di aver partecipato agli stupri,ma dall’altra si riconosce nelle foto che lo incastrano assieme ai tre complici minorenni. Le foto sono riprese dalle telecamere di sorveglianza tra il lungomare e la statale, la notte tra il 25 e il 26 agosto a Miramare di Rimini, dopo il primo stupro della giovane polacca e prima di quello alla transessuale peruviana.

La Polonia chiederà l’estradizione dei quattro arrestati. Lo ha dichiarato il vice ministro della giustizia polacco Patryk Jaki.

Si attendono ulteriori sviluppi di questa brutta vicenda. Ci auguriamo che i colpevoli vengano puniti seriamente e che le povere vittime possano riprendersi il più presto possibile da questo terribile incubo.