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Stupro a Reggio Emilia, le chat dei ragazzi: "Dice che l'abbiamo violentata, siamo nei guai"

Violentata

Una studentessa di 15 anni ha denunciato uno stupro di gruppo. Mentre un coetaneo veniva interrogato sono arrivati molti messaggi da un amico.

Una studentessa di 15 anni ha denunciato uno stupro di gruppo. Mentre un coetaneo veniva interrogato sono arrivati molti messaggi da un amico, così i carabinieri si sono fatti consegnare il cellulare. 

Stupro a Reggio Emilia, le chat dei ragazzi: “Dice che l’abbiamo violentata, siamo nei guai”

Il ragazzo fermato dai carabinieri dopo che una coetanea ha denunciato uno stupro di gruppo è stato interrogato. Durante l’interrogatorio un amico continuava ad inviargli messaggi e per questo gli agenti si sono fatti consegnare il cellulare. “Ci faccia vedere il telefonino” hanno ordinato i carabinieri, che hanno scoperto che i loro sospetti erano fondati. “Fra sta dicendo da mezz’ora che l’abbiamo stuprata” aveva scritto il ragazzo. “Fra siamo nella me**a fino al collo” gli ha risposto l’altro. “Mandala a casa… falla uscire” gli ha consigliato l’amico. “Fra ma è ancora ubriaca? Fai qualcosa” ha continuato a scrivere. 

Si tratta di messaggi molto importanti e ce ne sono altri che sono stati cancellati, come ha ricordato la pm nella richiesta di misura cautelare. Un tassello in più nella vicenda di questa ragazza di 15 anni, che si è confidata anche con il medico legale. “Seppur in uno stato fortemente confusionale e di choc post traumatico, la ragazza ha parlato della violenza sessuale subita dall’amico. Non se lo aspettava. Ha detto che lui l’ha fortemente delusa e ha precisato di essere rimasta impotente, al punto da non riuscire a muoversi. Ricordava lui steso sopra di lei senza vestiti… il dolore che gli avrebbe provocato” ha dichiarato. 

Stupro di Reggio Emilia: “La ragazza aveva raggiunto un considerevole stato di ebrezza”

La ragazza di 15 anni era completamente ubriaca e su questo non ci sono dubbi. Il medico ha riscontrato alle 19.33, ovvero 8 ore dopo i fatti, una percentuale di alcol nel sangue pari a 96 mg. “La ragazza in mattinata aveva raggiunto un considerevole stato di ebbrezza” e questo ha sicuramente alterato il suo stato di coscienza. Il ragazzo arrestato, invece, era completamente sobrio. Secondo il pm sono molto importanti le parole della sorella della vittima, che ha letto e mostrato agli inquirenti i messaggi allarmanti ricevuti dalla ragazza. “Aiuto“, “voglio te“, “vieni a prendermi” ha scritto la giovane.

Il giudizio della pm: “Comportamento spregiudicato”

La sorella non aveva idea di dove si trovasse la 15enne, ma la giovane le ha poi mandato la sua posizione tramite Whatsapp e in questo modo è riuscita a correre da lei. Per quanto riguarda il ragazzo, la pm ha espresso un giudizio molto duro. “Comportamento spregiudicato, di elevato disprezzo per la dignità delle persone” ha dichiarato. “Risulta necessario approfondire le indagini a carico degli indagati e della ragazza che ha abbandonato la casa ma che è stata presente alla prima parte del pomeriggio” ha aggiunto la pm. Le indagini vanno avanti.