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Stupro di Rimini, il branco ha dei precedenti: cercò di colpire una coppia di Varese

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Novità importanti nelle indagini sul recente stupro avvenuto a Rimini. Il branco di quattro delinquenti aveva già colpito una coppia di Varese a Miramare con le stesse identiche modalità.

Sviluppi delle indagini

Ci sono novità interessanti riguardanti il recente stupro di Rimini. Il branco in questione avevagià colpito. Prima di violentare la ragazza polacca, di aggredire il suo amico e di stuprare la prostituta transessuale peruviana, i quattro avevano già molestato una coppia di Varese in una strada a Miramare.

Dinamiche delle aggressioni molto simili

Molto probabilmente gli stessi quattro, si ritiene di origine magrebina, la notte del 12 agosto scorso, in via Vienna a Miramare, ha avvicinato la coppia, lei 30 anni e lui 32. Successivamente l’ha minacciata con il collo di una bottiglia rotta e si sono poi fatti consegnare il portafogli. Il branco di delinquenti ha poi tentato di inseguire la donna. Le dinamiche sarebbero state molto simili, se non identiche, a quelle dei fatti di Rimini. Fortunatamente, in questo caso, la coppia di Varese era scappata e si era messa al sicuro. Il giorno successivo ha subito sporto denuncia ai carabinieri di Miramare.

Ora questa segnalazione è stata inserita nel fascicolo sul doppio stupro, per vie delle evidenti e palesi analogie. Si aggiungono, quindi, elementi utili e nuovi alla caccia del branco di delinquenti. ” Abbiamo una pista, sono fiducioso, la polizia sta lavorando bene, credo si possa arrivare ad una soluzione in tempi brevi”, assicura positivo Paolo Giovagnoli, capo della Procura di Rimini, facendo il punto sull’enorme dispiegamento di forze coinvolte. Sono stati impiegati anche gli uomini dello Sco (Servizio centrale operativo), arrivati appositamente da Roma.

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Indagini ancora apertissime sull’identità del branco

Nel frattempo, gli investigatori della Questura non escludono nulla. Né che si tratti di giovani stranieri presenti a Rimini da tempo, né che si tratti di persone che conoscono bene il territorio e che ci vivono. Il sospetto che siano stati ospitati da conterranei è molto forte. La polizia, dopo lo stupro in spiaggia e la violenza sul transessuale peruviano, ha setacciato locali, stabili abbandonati e luoghi dello spaccio. Molto probabilmente il branco, composto presumibilmente da ragazzi sotto i 30 anni, ha abusato di alcol e sostanze stupefacenti prima di agire.

Parenti in visita all’ospedale

Ieri, all’ospedale Infermi di Rimini, dove sono ricoverati i due turisti polacchi, sono arrivati dei familiari delle vittime: la mamma del ragazzo e il fratello della ragazza. Il vicesindaco riminese Gloria Lisi ha visitato le vittime nella struttura, e ha dichiarato: ” Il ragazzo ha subito un intervento, in anestesia locale, per ricomporre la frattura al naso, mentre la ragazza è stata visitata agli occhi”. La mamma del ragazzo ed il fratello verranno ospitati durante il periodo che trascorreranno nella città. Fortunatamente, dal punto di vista clinico, le condizioni dei due continuano a migliorare senza problemi e le dimissioni dovrebbero essere vicine. Dal punto di vista morale, però, i due ragazzi appaiono molto provati. Difficile prevedere i tempi di recupero mentale da questa terribile esperienza.