> > Stupro Rimini, segretario di 'Noi con Salvini': "Quando succederà alla Boldr...

Stupro Rimini, segretario di 'Noi con Salvini': "Quando succederà alla Boldrini?

Boldrini

Siorini (Lega) ha pubblicato un post nel quale sembrava augurare lo stupro alla Boldrini. e' tornato sulle sue posizioni, ma ha aperto una polemica politica

Una provocazione. Dettata dalla rabbia per lo stupro di gruppo subito da una giovane turista polacca a Rimini ad opera di un “branco” formato da extracomunitari. Così Saverio Siorini, coordinatore di San Giovanni Rotondo di “Noi con Salvini”, ha postato sul suo profilo di facebook frasi pesanti nei confronti del Presidente della Camera Boldrini e delle donne del PD. “Quando succederà a loro?“. Un commento che a molti è sembrato davvero troppo spinto.

Retromarcia, ma…

Siorini ha poi fatto marcia indietro, ma il sasso nello stagno del web era stato lanciato. E del resto, l’esponente salviniano ha fatto “mea culpa” per i toni, non certo per il contenuto. Ha derubricato il suo post come una provocazione, come di consueto non compresa e strumentalizzata. Ma allo stesso tempo ha invece confermato tutto il suo pensiero. Troppo morbida la posizione di Laura Boldrini e delle donne del PD, accusate di aver “votato in Parlamento la volontà di aiutare gente simile di dubbia moralità”. Incerta o addirittura assente la condanna di questo gesto, compiuto dagli “amici immigranti“. Del resto, quando temi “caldi” come immigrazione e violenza di genere si incontrano, il cortocircuito mediatico e politico è immediato.

La polemica non si placa

La polemica, infatti, è diventata subito politica. L’orrore per un episodio di violenza come quella di Rimini è stato amplificato dal fatto che a compierlo siano stati migranti. Del resto, le posizioni politiche, tra destra e sinistra, non sono così nette come il tema lascerebbe intendere. Nello scorso mese di maggio era stata Debora Serracchiani, Presidente PD della Regione Friuli Venezia Giulia a sollevare un polverone. Lo stupro – aveva detto – è sempre un atto odioso e schifoso, ma è ancora più inaccettabile se a compierlo sono persone che hanno chiesto e ottenuto accoglienza dal nostro Paese. Anche in quel caso, le polemiche non si fecero attendere, con richieste di rettifiche e accuse di buonismo, anche da parte della Boldrini.

Il web imperversa

A gettare benzina sul fuoco hanno contribuito anche improvvide esternazioni di Facebook. “Alle donne lo stupro piace”, ha scritto sul suo profilo un mediatore culturale che lavora per una Cooperativa bolognese, costretta a prendere le distanze per cercare porre freno alle polemiche. E ancora, sul web le persone si dividono. E come spesso succede in questi casi, tirano in ballo il Presidente della Camera Boldrini.

Posizioni inconciliabili

Neanche le cifre sembrano mettere tutti d’accordo. Tutti cercano di piegare i numeri a sostegno delle proprie posizioni. Da un lato si sottolinea come il 39% degli stupri sia compiuto da immigrati, che sono circa l’8% della popolazione. Non sono mancati coloro che hanno parlato di una “particolare propensione” allo stupro da parte degli extracomunitari. Dall’altro alcuni analisti evidenziano come la violenza sulle donne (tema caro alla Boldrini) sia più spesso legata alla marginalità. Più volte la Boldrini ha sostenuto che una maggiore integrazione potrebbe essere la migliore forma di prevenzione di atti di violenza. Non è poi passato inosservato che la percentuale di donne soggette a violenza è maggiore tra le straniere.

La soluzione di Siorini

Siorini, come detto, ha fatto retromarcia, ma non una vera e propria inversione a U. Ha ribadito uno sdegnato stupore per il “silenzio” della Boldrini e per la rabbia che gli è caduta addosso ad opera di alcune “femministe”. In attesa di un intervento del Parlamento sul tema generale dell’immigrazione, Siorini ha rilanciato l’ipotesi di una soluzione. Facendo sua la posizione di Salvini, ha proposto la castrazione chimica. Una posizione evergreen, sostenuta apertamente da numerosi politici della Lega. Che sottolineano come in alcuni paesi sia già stata introdotta per pedofili e stupratori. Mentre sul piano giudiziario si stanno verificando le posizioni dei quattro fermati, la polemica è destinata a diventare uno dei leit-motiv di questa fine estate.