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Stupro di Rimini: il video che incastra Butungu

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Per quanto riguarda lo stupro di Rimini, esisterebbe un video che incastra il responsabile del branco, ovvero Butungu. Vediamo di cosa si tratta.

In un video rilasciato e pubblicato dalla Polizia di Stato, si notano quali sono i movimenti compiuti dal branco nella notte dello stupro. Le immagini, in un primo momento, sono state prima pubblicate sul canale Twitter della Polizia per poi circolare in rete.

Le parole di Guerlin Butungu

Guerlin Butungu, responsabile e capo branco di quanto successo a Rimini, compresi gli stupri e le rapine, dice di essere estraneo alla vicenda. Butungu si professa innocente e dice: “Non ho commesso alcuna violenza sessuale, quando è successo il fatto io dormivo su un lettino. «Quella sera siamo andati al Coconuts ma siccome l’ingresso era a pagamento ci siamo spostati sulla spiaggia. Io ho bevuto un paio di drink e mi sono addormentato su una panchina e mi sono svegliato alle quattro di mattina…». Insomma, il responsabile numero uno e il capobranco dello stupro, afferma di essersi addormentato in seguito all’alcool che avrebbe ingerito.

Il video che lo inchioda

La versione raccontata dal capobranco non corrisponde affatto alle immagini e alle telecamere di sicurezza installate lungo Miramare in dseguito allo stupro della donna polacca. Il video (che puoi trovare qui) mostra una versione completamente diversa da quella raccontata dal giovane. Nella valigia del capobranco vi sono alcuni oggetti non di sua proprietà, tra questi si possono riconoscere un orologio del marito della polacca e un cellulare, oggetto di una rapina compiuta un po’ di tempo prima sempre sulla stessa spiaggia. In base alla versione del congolese, gli oggetti sono stati venduti da qualcuno.

A differena del congolese, i due marocchini, entrambi minorenni, di 15 e 17 anni, hanno deciso di collaborare con le forze dell’ordine al punto da decidere, dopo aver parlato con il padre, di costituirsi ai carabinieri raccontando quanto successo.

Le parole dell’avvocato

L’avvocato del capobranco, Ilaria Perruzza, parlando del suo assistito, ha mostrato delle perplessità in merito:

«Mi è sembrato un ragazzo smarrito, che forse non ha ancora la piena consapevolezza della gravità delle accuse e degli elementi che le sostengono, anche se devono essere verificati. Non escludo che possa cambiare versione».

A proposito delle violenze, dice: «Insisto, abbiamo camminato e non so nulla delle violenze. E poi come avrei potuto avere tre rapporti sessuali nel giro di un’ora? E possibile che nessuno abbia visto nulla?».

Il giovane continua raccontando la sua versione dei fatti e la nottata trascorsa, dicendo:

«Prima di prendere il pullman abbiamo incontrato due ragazzi che ci volevano vendere un telefonino per 60 euro. Io gliene ho dati 45 e loro mi hanno regalato un orologio con il cinturino rotto». Poi sarebbero andati a Riccione, avrebbero dormito un po’, prima di prendere il treno per Pesaro. «Ho pagato io il biglietto per tutti. E una volta lì ci siamo divisi e ciascuno è andato a casa sua».