> > Suicidi degli studenti universitari e l'incubo della laurea

Suicidi degli studenti universitari e l'incubo della laurea

suicidio

I numeri che riguardo i casi di suicidi tra i giovani studenti aumentano sempre di più

Sono molti i casi di giovani studenti che non riescono a sopportare il peso delle aspettative che i genitori e, i famigliari ripongono su di loro. Negli ultimi tempi le cronache dei giornali e i racconti televisivi trattano di casi di giovani studenti suicidi: quali sono i motivi che portano a compiere un gesto del genere? un sentimento di inadeguatezza profondo che consuma piano piano l’animo dei giovani studenti.

Le motivazioni

Il caso di Giada, la 26 enne molisana che si è tolta la vita all’Università Federico II di Napoli ha riaperto il dibattito sui metodi e, le prestazioni che l’università italiana richiede ai propri studenti iscritti e, sulla forza dei sentimenti quali, senso di colpa, peso delle bugie che possono portare alla scelta di farla finita.

I numeri sui casi di suicidio, secondo le statistiche, stanno crescendo negli ultimi anni; il copione che seguono i giovani studenti, prima di decidere di suicidarsi, è sempre lo stesso: ai genitori riferiscono di essere vicini alla laurea, di aver completato quasi tutti gli esami quando nella realtà non hanno mai iniziato seriamente il proprio percorso universitario o, hanno abbandonato del tutto la carriera di studenti.

Cercare di capire i motivi che portano un giovane al suicidio non è facile, come spesso accade quando si tratta di debolezze legate alla psiche di una persona. Analizzare in modo scientifico casi simili è quasi impossibile. Alcuni studiosi hanno provato a cercare la causa di questi comportamenti nella società odierna: secondo alcuni esageratamente competitiva e, troppo concentrata su ideali quali il successo e l’arrivismo ad ogni costo? Oppure sono i genitori che ripongono esagerate aspettative sui propri figli, sperando forse di realizzare sogni e obbiettivi che loro non sono riusciti a portare a termine quando erano giovani? Come abbiamo detto, una risposta univoca non c’è; scuola.net parla di emergenza sociale, per ora possiamo provare a ripercorrere i casi di cronaca degli ultimi anni.

Casi recenti

Anno 2017

Nel 2017 ci sono stati due casi di suicidi tra universitari.

Il primo risale all’inizio del 2017 quando, un giovane di Chieti che studiava Giurisprudenza presso l’Università di Roma si è tolto la vita. I suoi genitori erano pronti a fare un viaggio nella capitale per assistere alla proclamazione del figlio ma non hanno fatto in tempo: lo studente, la sera prima della proclamazione, si è sparato un colpo di pistola in testa.

Un altro caso simile ha visto come protagonista un giovane 22 enne di Badia Polesine che ha pensato di uccidersi gettandosi sotto il treno alla stazione di Rovigo. Il giovane aveva fatto credere ai genitori, agli amici e, ai familiari di aver finito il proprio percorso universitario e di essere pronto a laurearsi in ingegneria, era tutto falso.

Anno 2016

Nel 2016 Matteo Ferrando, un giovane 27 enne di Genova si è suicidato a pochi giorno della presunta laurea, nella realtà gli mancavano ancora dieci esami. Lo studente aveva detto ai famigliari che stava preparando la tesi di laurea, in realtà non dava esami da almeno due anni. Prima di compiere il tragico gesto ha lasciato un bigliettino per la fidanzata e la nonna dove chiedeva scusa per “aver mentito”; la fidanzata siccome Matteo non rispondeva più al telefono si era preoccupata.

Nell’Aprile dello stesso anno invece un giovane di Potenza, che non riusciva a passare gli esami, si è tolto la vita, sparandosi un colpo in testa, nel cortile della facoltà di Ingegneria, dell’Università di Roma Tre, davanti a tutti i suoi compagni. Alcuni colleghi del ragazzo sono rimasti sotto choc dopo essere stati testimoni del terribile gesto.

Anno 2014

L’università Federico II di Napoli era già stata la scena di un triste epilogo: nel Febbraio del 2014, una ragazza di 29 anni di Pomigliano D’Arco si è impiccata con il filo della doccia il giorno nel quale, secondo i suoi calcoli, avrebbe dovuto laurearsi . La ragazza era iscritta alla facoltà di farmacia.

Casi di gesti così estremi, attuati da ragazzi così giovani, lasciano sempre un vuoto incolmabile negli occhi di chi legge, ma soprattutto di chi vive in prima persona certe esperienze, come ad esempio le famiglie dei diretti interessati.

Bisognerebbe pensare che lo studio è una risorsa per migliorare il futuro di ogni persona, ma se diventa una situazione vissuta in maniera tanto angosciosa da portare a fare certe scelte, vuol dire che qualcosa non va. La depressione da stress è un sintomo sempre più frequente e ai primi sensori è sempre bene rivolgersi alle persone più care e a medici specializzati che ci possano aiutare a passare certi periodi così complessi.

In particolare è bene sapere che ci sono numerosi integratori che possono aiutare ad alleviare questi sensi di stress e depressione, ovviamente da prendere sempre sotto consiglio del proprio medico. Questi prodotti sono acquistabili oltre che nelle normali farmacie, anche su Amazon a prezzi ultra convenienti e servono a migliorare lo stato d’animo e a contrastare gli stati di depressione. Di seguito vi riportiamo i più venduti e consigliati da altri utenti che li hanno già acquistati.

1)5 htp doppia forza, queste capsule con estratto di Griffonia 100% naturale può aumentare i livelli di seratonina. Bassi livelli di serotonina sono correlati a depressione, ansia, insonnia, sbalzi d’umore e disturbi di concentrazione e alimentazione sregolata.

2) 5-HTP Griffonia, aumenta naturalmente la produzione di serotonina. La serotonina è l’ormone del benessere della felicità. Quando i livelli di quest’ormone sono bassi, possono portare ad insonnia e ad altri disturbi del sonno. Aiuta naturalmente ad aumentare i livelli di serotonina