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Suicidio assistito, primo sì in Italia: 44enne tetraplegico ha ricevuto farmaco e strumentazione

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Primo caso di suicidio assistito in Italia: è successo ad Ancona con un uomo di 44 anni tretraplegico da ormai 12 anni a causa di un incidente.

Un uomo di 44 anni era bloccato a letto a causa di un incidente da 12 anni, e finalmente è riuscito ad ottenere il suicidio assistito.

Primo caso di suicidio assistito in Italia ad Ancona

Un uomo di 44 anni marchigiano, tetraplegico da 12 anni dopo un incidente stradale, sarà la prima persona in Italia a esercitare legalmente il suicidio medicalmente assistito. Dopo la battaglia legale, ha ricevuto la strumentazione e il farmaco per poterlo eseguire.

Sono stati consegnati dall’Associazione Luca Coscioni che, grazie a una “straordinaria mobilitazione” come stampato nel comunicato, ha raccolto in poche ore 5mila euro per aiutare l’uomo a reperire la strumentazione. 

Il ringraziamento dell’uomo di 44 anni

«Grazie a tutti per avere coperto le spese del mio aggeggio, che poi lascerò a disposizione dell’Associazione Luca Coscioni per chi ne avrà bisogno dopo di me. Continuate a sostenere questa lotta per essere liberi di scegliere».

Ma perché è stata necessaria una raccolta fondi? A renderlo noto è stata la stessa Associazione Coscioni, che spiega come:

«In assenza di una legge, lo Stato italiano non si è fatto carico dei costi dell’assistenza al suicidio assistito e dell’erogazione del farmaco, nonostante la tecnica sia consentita dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj Fabo».