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Suo figlio si suicidò perché senza lavoro, querela Fornero per aver definito i giovani choosy

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Palermo - Norman Zarcone, 27 anni, laureato a pieni voti e prossimo a conseguire il dottorato in filosofia del Linguaggio, si uccise due anni fa. Il giovane si gettò dal terrazzo del settimo piano della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Voleva protestare, con il suo gesto, contro le b...

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Palermo – Norman Zarcone, 27 anni, laureato a pieni voti e prossimo a conseguire il dottorato in filosofia del Linguaggio, si uccise due anni fa. Il giovane si gettò dal terrazzo del settimo piano della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Voleva protestare, con il suo gesto, contro le baronie universitarie. Una situazione che il “Governo dei Professori” dovrebbe conoscere bene. Claudio Zarcone, il padre di Norman, è disgustato dalle recenti dichiarazioni del ministro Fornero sui giovani. Quel “Choosy”, schizzinosi, al padre che ancora piange suo figlio, non è andato giù. Il signor Zarcone ha presentato un esposto contro il ministro Fornero, anzi, contro “La Fornero” visto che a lei non piace essere chiamata così almeno tanto quanto ai giovani non piace essere chiamati choosy. Il Corriere riporta le parole amareggiate di Zarcone:

«Non è più concepibile – dice Zarcone – che esponenti del governo continuino ad usare tale terminologia riferendosi ai nostri giovani, poiché viene offeso il percorso individuale, umano e professionale di un’intera generazione di talenti che non godono di particolari garanzie o di un nome altisonante». «In questo modo – continua – mio figlio viene ucciso ripetutamente. Tutta la sua generazione viene delegittimata, frustrata e mortificata»