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Suoneria del telefono araba: insultato "torna al tuo Paese"

Laura Pompeo e il post razzista

Immigrato aggredito verbalmente in fila di un ufficio pubblico, il motivo? La suoneria del suo cellulare è in arabo.

Moncalieri: la suoneria del cellulare è in arabo e una donna invita lo straniero a tornare al suo paese.

L’assessore della cultura del Pd era in fila in un ufficio pubblico quando assiste alla scena di discriminazione, Laura Pompeo ha deciso quindi di scrivere un post su Facebook dove ha denunciato l’accaduto ricordando l’aggressione dell’atleta azzurra Daisy Osakue: “l’indignazione continua” ha scritto l’assessore.

Razzismo in un ufficio pubblico

Il giovane arabo è stato pesantemente insultato unicamente perché mentre era in fila in un ufficio pubblico gli è partita la suoneria nella sua lingua natia. Una donna ha quindi iniziato a insultarlo e aggredirlo, l’accaduto ha qualcosa di incredibile perché è avvenuto nello stesso comune (Moncalieri) di Daisy Osakue: la giovane atleta azzurra aggredita il 30 luglio.

Il post di Laura Pompeo

L’indignazione continua. A Torino, sono in coda alla SORIS da oltre tre ore. La gente chiacchiera, i bambini giocano, i cellulari squillano. Parte la suoneria del telefono di un giovane uomo arabo. E’ una preghiera musulmana.
Una donna italiana di mezz’età, in un crescendo di volume e di protervia, gli urla di cambiare suoneria, di uscire da questo ufficio pubblico, di ritornare nel suo Paese. Il ragazzo, molto educatamente, cerca di spiegare. La donna è una furia.
Molti gli stranieri (solo gli stranieri), di diversa provenienza, che intervengono a sua difesa, irritati e spaventati dalle parole razziste e intolleranti, dal tono violento della donna.
Provo a spiegarle che l’uomo non è andato contro nessuna legge, come lei invece sostiene, chiusa nella sua gabbia di presunzione e ignoranza.
Se sai che avrai solo e sempre posti in fondo e in piedi, perdi fiducia nel sistema e nel prossimo. Se aggiungi a questo, il fatto che – anche a livello istituzionale – sono stati sdoganati parole e comportamenti terribili e inumani… e’ davvero la barbarie“.