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Superbonus 110%: finiti i fondi disponibili: superati i 33,3 miliardi stanziati

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A giugno i fondi stanziati per il Superbonus 110% sono già finiti. Il governo Draghi dovrà ora decidere come intervenire per rifinanziare o meno il bonus

In base all’ultimo rapporto Enea  emerge che i fondi previsti per il Superbonus 110% sono già finiti. Ora il goveno dovrà decidere se rifinanziare – e in che modo – la misura stabilita nel “Decreto Rilancio” del 2020.

Superbonus 110%: finiti i fondi 

In base all’ultimo rapporto dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) pubblicato alla fine di maggio, il totale degli investimenti ammessi alla detrazione per il Superbonus 110%  ammonta a 30,6 miliardi di euro (dai 27,4 miliardi di aprile), con detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori per 33,7 miliardi di euro

Sono dunque terminati per tutto il 2022 i fondi stanziati dal governo per il lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico con l’obiettivo di rendere più sicure le abitazioni.

Riferendosi alle detrazioni “prenotate“, in base al report già citato di Enea, abbiamo al primo posto  la Lombardia seguita dal Veneto e dalla Regione Lazio.

Cosa succede ora

Ora spetterà al governo Draghi decidere come intervenire per rifinanziare o meno il Superbonus introdotta dal decreto-legge “Rilancio” del governo Conte. Uno scostamento di bilancio o l’incremento di nuove tasse non sembra una soluzione destinata a far convergere i consensi della maggioranza. Del resto, lo stesso Premier Draghi ha di recente affermato che il suo governo non è d’accordo sulla validità del Superbonus al 110%.   

Giorgetti: “Una giungla di bonus da disboscare”

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha definito l’attuale situazione delle varie detrazioni “’ una giungla di bonus che andrebbe disboscata, valutando quelli che sono effettivamente utili e quelli che non lo sono”. “I bonus – afferma ancora Giorgetti – hanno svolto un ruolo meritorio, ma meriterebbero una razionalizzazione, appunto, perché sicuramente non posso pensare a un aumento della tassazione per finanziare gli stessi”.