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Superbonus, come funziona la cessione del credito fiscale e come sta cambiando

Tutto ciò che c'è da sapere sullo stato normativo del Superbonus

Sembra essere senza pace la misura del Superbonus 110%, come funziona la cessione del credito è ancora materia di dibattito e legiferazione correttiva

In materia di Superbonus 110% sapere come funziona la cessione del credito fiscale e come sta cambiando la norma introdotta dal decreto Sostegni ter è fondamentale. Come pure è importante sapere che le domande e le risposte su una misura che da parte del governo è ancora “in corso d’opera” sono per buona parte ancora irrisolte. Chiariamolo: uno schema c’è ed è valido, ma dal governo sarebbero in arrivo modifiche proprio in tema di cessione del credito, modifiche ulteriori, ad essere pignoli. 

Superbonus, come funziona la cessione: dal 17 febbraio una sola “girata” di credito

La prima introduzione di miglioria è stata quella con cui chi ha acquisito un credito fiscale ha il il divieto di cederlo a terzi. Che significa? Che l’impresa che ha effettuato lo sconto in fattura potrà cedere il credito ad un solo operatore che non potrà cederlo a sua volta. Chi avesse crediti maturati prima dell’entrata in vigore del decreto avrà tempo fino al 17 febbraio per cedere una sola volta. 

Costruttori sul piede di guerra e ministero all’attacco delle truffe su crediti senza cantieri

Ovvio che i costruttori e le associazioni siano saliti sugli scudi perché questa “stretta” fa rallentare le attività legate ai bonus edilizi. Il governo Draghi ha posto il limite dopo alcune indagini da parte di Procure su truffe miliardarie, cioè su crediti ceduti più volte ma senza cantieri e il ministro dell’Economia Daniele Franco era stato il primo a gioirne, in punto di legittimità ovvio. Quindi dal 17 febbraio stop alla cessione multilevel dei crediti. Chi lo ha acquistato potrà usarlo per ridurre imposte e/o contributi in un arco di tempo che deve corrispondere a quello previsto per la detrazione. 

In attesa di capirci qualcosa Poste, Cassa Depositi e banche varie fermano tutto

Ovviamente Poste Italiane, Cassa depositi e prestiti e molte banche hanno iniziato a bloccare le pratiche perché si ritroverebbero con crediti incedibili. E cosa stanno facendo? Attendono di “avere un’interpretazione certa della nuova norma e di capire se potranno tornare alla possibilità di cessione multipla”. Con loro sono ferme le società di intermediazione finanziaria che della cessione per step erano le principali beneficiarie, ovviamente secondo protocolli del tutto legali. 

Quei correttivi inseriti nel Milleproroghe: tetto massimo di tre cessioni e solo ad intermediari vigilati da Bankitalia

Ma non è finita, perché il Corriere della Sera spiega che i tecnici del governo sono “al lavoro sui nuovi correttivi annunciati da Draghi e Franco. La promessa è che i lavori edilizi e di efficientamento energetico con cessione del credito o sconto in fattura ripartiranno in tempi rapidi”. Si, ma quando? Si parla di correttivi a traino di un emendamento al decreto Milleproroghe messi già in agenda per la prossima settimana. E cosa potrebbe succedere con quei correttivi? Che venga ripristinata la possibilità di cedere il credito più volte ma con qualche fermo: tetto massimo di due o tre cessioni e solo a banche e società vigilate da Bankitalia.