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I supermercati vietano di fare la spesa accompagnati dai cani

Cane nel supermercato

Vietato portare i cani nei supermercati per una questione di igiene e di sicurezza. Lo ha stabilito l’Unione europea. Il primo supermercato italiano ad adeguarsi è il Pam di Padova.

La norma

Immagine simpatica

Ora non si potranno più portare cani o comunque animali domestici a fare la spesa nei supermercati: dimentichiamoci dunque la simpatica “abitudine” di mettere i cagnolini nel carrello. La norma è stata sancita dall’Unione Europea ben tredici anni fa e diverse circolari del Ministero della Salute ne hanno ricordato il rispetto. Il primo supermercato a seguirla ufficialmente in Italia, dal primo agosto scorso, è stato il Pam di Padova, in base ad una nota emessa dalla Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute, firmata il 27 marzo 2017. Lo rende noto il quotidiano Il Mattino del capoluogo veneto: “in conformità al Regolamento cee 852/2004 sulla disciplina dell’igiene e della sicurezza dei prodotti alimentari, in questo supermercato è vietato l’ingresso a tutti gli animali domestici”. Esentati i cani –poliziotti e quelli per i non vedenti. La norma è stata reiterata il 7 giugno dal direttore generale del Ministero della Salute, che ha chiesto alla Lega Italiana Antivivisezione di prendere posizione.

Le proteste della Lav e di altre associazioni animaliste

Il problema

La risposta della Lav non si è fatta attendere: il suo legale, Alessandro Fazzi, sostiene che la nota del ministero che si basa sul regolamento europeo – il quale dice che “occorre predisporre procedure adeguate per controllare gli animali infestanti e per impedire agli animali domestici di accedere ai luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati (ovvero, qualora l’autorità competente autorizzi tale accesso in circostanze speciali, impedire che esso sia fonte di contaminazioni)” – risulta imprecisa. In particolare “Il documento ignora che il Regolamento europeo 852 del 2004 si applica alle fasi di lavorazione e conservazione degli alimenti che precedono la vendita al dettaglio, e non a questo passaggio finale. Il regolamento europeo mira infatti – spiega l’avvocato Fazzi – a tutelare la salute dei consumatori e in questo senso vieta a soggetti terzi, non soltanto agli animali, l’accesso agli ambienti e agli stabilimenti in cui si producono e conservano alimenti. Il problema di contaminazione al momento della vendita in realtà non esiste: non risulta alcun caso di zoonosi trasmessa in questo modo. In ogni caso, poi, un cane che entra con il proprietario deve essere sotto il controllo di quest’ultimo che è sempre responsabile di eventuali disagi provocati dall’animale”.

La presidente della Lega del Cane di Padova, Giovanna Salmistraro, giudica la scelta di non fare entrare i cani nei supermercati “una scelta sbagliata dal punto di vista commerciale”. Infatti a suo avviso “Basta qualche piccola precauzione per evitare fastidi, e ai supermercati conviene perché la politica dell’apertura porta clienti”. Ritiene che “la maggior parte delle persone, io per prima, non porterebbe mai il proprio cane al supermercato se non ne ha necessità. Ma per alcuni può essere difficile fare due giri, uno per il cane ed uno per la spesa, e allora perché vietare l’ingresso ai cani, soprattutto quelli di piccola taglia?”.

La dichiarazione di un imprenditore del ramo

Per il rispetto della legge

Sul tema interviene anche l’imprenditore Francesco Canella, a capo del gruppo padovano dei supermercati Alì, il quale dichiara: “se esiste la legge, è scontato che la faremo rispettare in tutti i nostri 111 punti vendita Io sono molto affezionato agli animali. Ma qui non c’entra la vita privata. Le leggi, che hanno a che fare con i generi alimentari, devono essere sempre applicate in tutti i supermercati”. Come andrà a finire la questione? I nostri amici a quattro zampe potranno ancora entrarvi?