Argomenti trattati
A Palazzo Chigi la cabina di regia per l’emergenza pandemica lavora in queste ore per il nuovo decreto covid che conterà le restrizioni per contrastare la diffusione della variante Omicron. Proprio alla mutazione è dedicata la survey del ministero della Salute che sottolinea come questa sia letteralmente “espolsa” nel giro di due settimane, passando cioè dallo 0,2-0,3% del totale dei contagi al 20%, toccando il 25-30% dei positivi in Italia.
- LEGGI ANCHE: Nuovo Decreto Covid: tampone ai vaccinati con 2 dosi, mascherine Ffp2 e Green pass sul lavoro
La survey del ministero sulla variante Omicron
La survey del minsitero della Salute è stata anticipata oggi dal quotidiano La Repubblica che, citando come fonte il tecnico che l’ha scritta, riferisce di un circolazione di Omicron che ormai sarebbe tendente al 30% – specie in alcune aeree come la Lombardia – con la mutazione che entro la fine dell’anno potrebbe diventare prevalente.
Variante Omicron, la survey del ministero
Questo cambia le carte in tavola e potrebbe condurre, come indicato nelle ultime ore dall’Ansa, all’obbligo vaccinale in tutti i luoghi di lavoro. La soglia di diffusione che l’esecutivo si sarebbe dato era al 20%, limite che sembra dunque essere stato raggiunto.
Ministero della Salute, la survey sulla variante Omicron
La maggiore diffusione della mutazione riguarderebbe, oltre la Lombardia, anche la Toscana (15-20%) e l’Emilia-Romagna (20%). Nel Lazio, seppur in crescita, i casi sarebbero al momento pari al 15%.
I sintomi della variante Omicron
Dall’analisi, coordinata da Tim Spector, docente di Epidemiologia Genetica al King’s College di Londra, emerge che i sintomi della Delta e della Omicron potrebbero essere molto simili. Sia in questo periodo che ad ottobre, quando la prima era prevalente, le persone che si sono infettate hanno avuto a che fare con naso che cola, mal di testa, senso di affaticamento, raffreddore e mal di gola