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Svolta arcobaleno in Brasile: sparisce l'indicazione del sesso dalla carta di identità

Svolta "arcobaleno" in Brasile: via il sesso dalla carte di identità

In Brasile sparisce l'indicazione del sesso dalla carta di identità: il relativo decreto dovrebbe entrare in vigore già a giugno

Dopo l’avvento della terza presidenza Lula era nell’aria ed è arrivata la “svolta arcobaleno” in Brasile, dove sparisce l’indicazione del sesso dalla carta di identità. Il governo nazionale modificherà la “Cin” per renderla più “inclusiva e rappresentativa”. Come sarà quindi il nuovo documento? Esso non farà più distinzione tra denominazione sociale e denominazione anagrafica, conterrà solo il nome con cui la persona si dichiara nell’atto di emissione e sarà stampata senza il campo sesso.

Brasile, sparisce il sesso dalla carta di identità

Il decreto segue una richiesta del ministero dei Diritti Umani e della Cittadinanza, e da quanto si apprende dovrebbe essere pubblicato a fine giugno. C’è uno scopo etico e politico: promuovere maggior rispetto per le persone Lgbt. Sotto maggiore e doverosa tutela finiranno cittadini e cittadine lesbiche, gay, bisessuali, travestiti, transgender, queer, intersessuali, asessuali (Lgbtqia+).

Matrimoni omosessuali in netto aumento

E ci sono dati sociali che fanno da traini alla svolta legislativa di

Brasilia: nel paese i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono aumentati di quattro volte negli ultimi dieci anni. Lo spiega l’Associazione nazionale dei catasti delle persone fisiche Arpen-BR. Che dice come “nel 2013, il Consiglio nazionale di giustizia iniziò ad autorizzare questo tipo di unione negli uffici dello stato civile e da allora i matrimoni sono quadruplicati, arrivando a 12.897 nel 2022, rispetto ai 3.700 del 2013”.