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Taglio del cuneo fiscale: ecco quanto guadagnerebbe in più un lavoratore

Il taglio del cuneo fiscale in agenda del governo

Nella lista dei desideri dei lavoratori da sempre è il taglio del cuneo fiscale: ecco quanto guadagnerebbe in più un lavoratore se passasse oggi

Taglio del cuneo fiscale: ecco quanto guadagnerebbe in più un lavoratore medio secondo il progetto del governo che è in agenda di Palazzo Chigi per questo mese di luglio. Il taglio del cuneo fiscale passa per l’obiettivo di far salire gli stipendi allo scopo di aumentare la possibilità di spesa dei lavoratori, il tutto facendo fronte agli aumenti e all’inflazione. Il dato di partenza è capire quanto incide sullo stipendio e quali sarebbero i costi per lo Stato Cuneo fiscale. C’è poi un altro dato: quello per cui in Italia è fra i più alti d’Europa

Taglio del cuneo fiscale: di cosa parliamo

Ma di cosa parliamo? Volendo arrivare al massimo della semplificazione il cuneo fiscale è la differenza fra lo stipendio lordo e quello netto in busta paga. Si tratta quindi delle tasse e dalle trattenute che vengono effettuate sia lato lavoratore sia lato azienda. A questo punto c’è la strategia, che pare comune: partiti, governi, sindacati e datori di lavoro da tempo valutano la possibilità di un taglio delle cosiddette (quelle sono) “tasse sul lavoro” ma l’intervento ha un costo e c’è un fatto: il gettito mancante figlio del taglio del cuneo deve essere finanziato con stanziamenti dello Stato. C’è una perdita dell’erario da compensare. 

Quei 70 euro in più per gli under 35mila

Si ma di quanto parliamo? L’importo reale degli aumenti in busta paga dipende naturalmente da quanto e come viene tagliato percentualmente. Da questo punto di vista la maggioranza non ha ancora deciso in merito, ma c’è un’idea di base: tagliare il costo del lavoro di quattro punti percentuali per i dipendenti con un reddito annuale lordo inferiore a 35 mila euro. Dipendenti quindi che a conti fatti vedrebbero il proprio stipendio aumentare di una cifra fino a 70 euro. In questo modo si metterebbero più soldi in tasca ai lavoratori. 

Il “solito” distinguo fra paesi europei

C’è però il distinguo fra paesi europei e qui l’Italia non brilla: con uno stipendio di 28mila euro lordi, diviso per 14 mensilità un lavoratore italiano guadagna circa 1.520 euro netti al mese. Invece un lavoratore spagnolo circa 1.680 euro netti al mese ed un lavoratore tedesco circa 1.730 euro al mese. Con il taglio del cuneo fiscale così come previsto il lavoratore italiani arriverebbe a circa 1.600 euro al mese, cioè comunque e sempre al di sotto degli omologhi spagnolo e tedesco. Quindi: è davvero il cuneo fiscale il problema?