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Taglio delle forniture di Gazprom, Di Stefano: "Rischio aumenti in bolletta"

Manlio Di Stefano libici

Manlio Di Stefano (M5S) non ha escluso nuovi aumenti nella bolletta del gas dopo il taglio del 40% delle forniture da parte di Gazprom.

Il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano ha affermato che, dopo il taglio delle forniture di gas all’Europa da parte di Gazprom, se la questione non si risolve nel breve periodo ci potrebbero essere riflessi importanti sulla bolletta.

Di Stefano sui possibili aumenti in bolletta

La compagnia russa ha infatti annunciato di tagliare del 40% le forniture di gas tramite l’impianto Nord Stream per presunti problemi tecnici legati ad alcuni lavori di riparazione. Se da una parte l’esponente del Movimento 5 Stelle ha rassicurato i cittadini sul fatto che, al momento non si prevedono razionamenti del gas, dall’altra non ha escluso nuovi aumenti sulle imposte.

La riduzione giornaliera delle forniture, dato il sistema di gestione del gas che c’è in Europa, non crea infatti una carenza nell’immediato. Ogni giorno si accumulano delle riserve da utilizzare nei periodi particolarmente freddi e avere meno forniture potrà portare ad accumularne meno, ma il MISE si sta già occupando della questione e non prevede razionamenti. Ciò che potrebbe accadere, ha spiegato, è che il presunto problema tecnico non si risolva in poco tempo (il che farebbe presumere che, dietro la scelta di Gazprom, ci sia una mossa politica) e si abbiano rilevanti riflessi sulle bollette.

Di Stefano sul tetto al prezzo del gas

Intanto, come Italia, continuiamo a insistere sul tetto europeo al prezzo del gas“, ha proseguito. Una questione più urgente che mai considerando che, pagando in Europa il gas quasi il doppio rispetto ad altri player internazionali ed essendone i maggiori consumatori, abbiamo il dovere di pretendere un tetto massimo in linea con il prezzo pagato dagli altri.